Francesco, bimbo napoletano con una malattia rara senza nome: ulcere su braccia e gambe
Dic 05, 2022 - Claudia Ausilio
Francesco Portici
Francesco, è un bimbo di Portici. Ha appena 5 anni ed ha una malattia rara di cui ancora non si conosce il nome. La famiglia chiede aiuto perché le condizioni del piccolo sono peggiorate e deve raggiungere al più presto un ospedale di Parigi, l’Hospital Necker – Enfants Malades, per capire di quale malattia rara si tratta.
Francesco, bimbo di Portici affetto da una malattia senza nome
Per un anno e mezzo Francesco è stato seguito a Napoli, poi da luglio di quest’anno a Roma e a seguito di un peggioramento improvviso nessuno ha saputo dare un nome alla rarità del bimbo. Intanto dal mese di giugno la sua malattia lo ha bloccato sul carrozzino e gli ha provocato ulcere profonde su braccia e gambe impedendogli ogni vita sociale.
Il medico francese vuole visitare Francesco nell’ospedale di Parigi e la degenza presso il Necker di Parigi potrebbe prolungarsi oltre i primi accertamenti.
“Ciao mi chiamo Cinzia e ho creato questa raccolta fondi per raccogliere i soldi che mi sono stati chiesti da un ospedale di Parigi per poter capire quale malattia rara ha mio figlio Francesco e poterlo curare al meglio“, racconta la madre.
La degenza potrebbe durare mesi
“Soprattutto potergli dare la possibilità di ritornare a camminare e essere libero, anche se solo in parte, di essere un bimbo di 5 anni.
Siamo stati in cura per un anno e mezzo a Napoli e poi da luglio di quest’anno siamo in cura a Roma per un peggioramento improvviso.
A Roma ci hanno detto che non ha la malattia diagnosticata a Napoli ma qualcosa di più raro e particolare che dal mese di giugno lo ha bloccato sul carrozzino e gli ha provocato delle ulcere bestiali su braccia e gambe. – continua – Purtroppo in Italia non riescono a capire cosa ha e i dottori del Bambin Gesù hanno chiesto in Europa se c’è qualcuno che ci può aiutare e una dottoressa di Parigi ha detto che forse mio figlio può essere affetto da morphea pansclerotica infantile ma non può diagnosticarlo dalle foto e vuole vederlo“.
“Purtroppo la degenza lì ha un costo che non mi viene coperto dal servizio sanitario nazionale e per questo ho creato questa raccolta per raggiungere quanto mi è stato chiesto dall’ospedale di Parigi e se dovesse essere necessario (come credo lo sarà) il prolungamento del ricovero dovrò saldarlo entro 48h dalle ipotetiche dimissioni. Spero che dopo un calvario che dura da 2 anni si raggiunga una diagnosi in tempi non troppo lunghi e con continui supplizi per mio figlio a livello fisico ma soprattutto a livello psicologico. – prosegue – Ringrazio tutti coloro che aiuteranno non me ma soprattutto mio figlio a poter vivere la sua infanzia come un bimbo normale. Grazie in anticipo
Cinzia madre di Francesco bimbo unico in tutto“.