E’ stato ritrovato ieri il corpo di Mariateresa Arcamone, l’ultima vittima della frana di Ischia che fino a ieri risultava ancora dispersa: dopo 11 giorni interminabili il recupero del cadavere della 31enne si è concluso con un forte abbraccio tra il soccorritore che per primo ha identificato la giovane e il papà della vittima. A raccontarlo, come reso noto da La Repubblica, è stato proprio il volontario della Protezione Civile, Eugenio Di Meglio.
“Non sono praticante, ma non so quale Santo mi ha spinto ad infilarmi in quell’insenatura. Pochi centimetri dividevano il soffitto da un mare di fango, ho spostato un legno e poi con la torcia ho illuminato qualcosa di morbido. Ho chiamato subito i vigili e le persone che erano in zona. Eri tu. Le lacrime e l’abbraccio con tuo papà, quelle parole che mi ha detto non le dimenticherò mai più. La nostra missione è compiuta, ora possiamo riposare” – ha raccontato Eugenio.
Il corpo è stato ritrovato nei pressi del parcheggio del Rarone, a pochi metri da via Celario. Mariateresa aveva 31 anni e lavorava come barista sull’isola. Nel giorno della tragedia si trovava da sola in casa e pare che abbia allertato proprio suo padre per chiedere aiuto. Il suo compagno Salvatore, invece, imbarcato come ufficiale di navigazione, quel giorno non si trovava ad Ischia ma dopo aver appreso la notizia, da Genova si è precipitato sul luogo della frana per partecipare alle ricerche.
Il ragazzo era già stato avvertito della perdita di sua sorella e suo cognato, Giovanna e Maurizio, e del loro bimbo, GiovanGiuseppe, di soli 21 giorni. Al tragico lutto si è aggiunto un ulteriore strazio: il corpo di Mariateresa risultava introvabile da giorni al punto da spingerlo a scavare tra fango e detriti, a mani nude, per ritrovarla.
Intanto le salme delle 11 vittime già recuperate sono state restituite ai familiari che vorrebbero svolgere le cerimonie separate in forma privata e non di Stato.