Carcere Santa Maria C.V (Caserta). Una fabbrica aperta pochi mesi fa dopo un protocollo con la nota camiceria napoletana Isaia, produrrà camicie per gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria italiana.
“Una notizia straordinaria” ha detto ad Ansa.it il vice-ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto in visita nel carcere casertano per il progetto “Ambiente Colorato”.
“E’ bello – ha aggiunto Sisto – che la Polizia Penitenziaria sappia che indossa le camicie prodotte dai detenuti; ciò costituisce un’importante sinergia anche emotiva“. La fabbrica di camicie è tra i primi progetti realizzati nel 2022 dalla direttrice Donatella Rotundo, arrivata dopo lo scandalo delle violenze.
“Al mio arrivo ho trovato grande disponibilità da parte della società esterna, parlo di imprese ma anche delle istituzioni. Questa camiceria, con la sartoria nel reparto femminile che realizza mascherine e altri oggetti come le pochette, o il laboratorio di dolci, sono il nostro fiore all’occhiello e la testimonianza di come si può concretizzare il principio di rieducazione della pena – ha raccontato – Al momento abbiamo già realizzato le prime 500 camicie grazie al lavoro di una trentina di detenuti occupati, ma a regime, con una decina di occupati in più, ne verranno prodotte 3300. Per noi è un doppio segnale di riscatto, sia per i detenuti che per lo stesso carcere dopo i gravi fatti di due anni fa“.
Le camicie hanno il logo della Polizia Penitenziaria ma anche quello di Isaia. Leopoldo è uno dei detenuti impiegati nella camiceria: “Sono felice di poter essere utile, anche perchè sto imparando un mestiere per quanto sarò fuori“, ha detto ad Ansa.it.
Inoltre il progetto “Ambiente Colorato” prevede anche il restyling degli spazi interni ed esterni della struttura per i figli dei detenuti, con un parco giochi per loro.