Carabiniere napoletano al servizio della moglie del boss: arrestato nel blitz alla ndragheta


Carabiniere napoletano arrestato. Nel blitz della Guardia di Finanza di Reggio Calabria è finito ai domiciliari anche l’appuntato scelto dei carabinieri A.M., di 43 anni originario di Napoli, accusato di concorso esterno con la ‘ndrangheta.

Carabiniere napoletano arrestato: era a servizio del clan

Secondo la Dda, l’uomo era al servizio del clan ed in particolare di S.A., l’ex moglie del pentito L. (anche lei indagata), fornendole veicoli e apparecchiature tecniche nella sua disponibilità al fine di garantirle “libertà di movimento e la bonifica del territorio da possibili microspie“.

Inoltre, avrebbe informato la donna su attività di indagine nei suoi confronti e le avrebbe consentito di disattendere i domiciliari a cui era sottoposta, omettendo di denunciare la violazione delle prescrizioni.

Blitz alla Ndrangheta: 4 arresti

Concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e turbata libertà degli incanti, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Sono quattro le persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Dda di Reggio Calabria. Si tratta di tre imprenditori legati alla cosca Serraino-Rosmini, insieme al carabiniere napoletano.

Secondo le indagini esisteva un gruppo di imprenditori edili, vicini alla ‘ndrangheta e facenti capo a un unico gruppo familiare che, grazie a interessi comuni e la corruzione di alcuni funzionari pubblici, sarebbe riuscita in una passata amministrazione cittadina ad aggiudicarsi diverse commesse di edilizia pubblica.

Nell’indagine risultano indagate altre 10 persone fra cui sette funzionari del Comune di Reggio Calabria.


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