Incendio Portici, il grande cuore dei cittadini: pasta al sugo e cornetti alle famiglie rimaste in strada
Gen 05, 2023 - Claudia Ausilio
Incendio Portici
Incendio Portici, cibo agli evacuati. Un uomo, Giancarlo, ha preparato pasta al sugo per le persone che erano rimaste in strada dopo l’incendio dell’altra sera scoppiato in un appartamento a Portici.
Incendio Portici, cibo agli evacuati
Non solo, un altro Ciro, ha fatto portare la colazione più volte a queste famiglie e poi i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di salvataggio e spegnimento delle fiamme. Sono solo alcuni degli esempi della grande solidarietà del popolo porticese. A darne notizia è il sindaco Enzo Cuomo sul suo profilo facebook: “Ci sono persone che nelle emergenze fanno prevalere il senso più alto delle relazioni umane, la solidarietà e la vicinanza a chi vive una difficoltà. Così dopo l’ incendio di un appartamento nel Parco Schiano alla IV Traversa di Via Libertà, un Cittadino, Giancarlo , ha fatto preparare pentoloni di pasta al sugo, fornendo piatti, posate e bicchieri per le famiglie sgomberate che erano per strada attendendo di poter rientrare nelle proprie abitazioni“.
“Giancarlo non è stato il solo, – ha proseguito – Ciro ha mandato più volte cornetti e graffe calde, Savio, Lello e Gaetano, 3 Agenti di Polizia Municipale sono saliti tra le fiamme fino al quinto piano per tirare fuori dal palazzo diversi Cittadini e 10 cani, Francesco e Luigi, due infermieri porticesi sono subito accorsi in soccorso dei Cittadini intossicati dai fumi.
E come non rimarcare l’impegno non stop sul posto del Comandante della Polizia Municipale Francesco Zenti e di Maurizio Capozzo dello Ufficio Gabinetto del Sindaco insieme all’Arch.Gennaro Penna dell’UTC, ai Dirigenti del Comune permanentemente riuniti in COC, alle Donne ed agli Uomini della Polizia Municipale, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, ai dipendenti della Protezione Civile Comunale, ai Tecnici del 2iRete Gas e dell’Enel Distribuzione, i Medici e gli infermieri del 118 con più mezzi intervenuti per soccorrere i Cittadini colpiti. Un grande gioco di squadra con funzioni competenze e gesti di umana solidarietà”.
“Quella strada dove si è consumato l’incendio è un obbrobrio urbanistico, lo scempio edilizio più rappresentativo degli anni 50/60, migliaia di case costruite una addosso all’ altra con regolari licenze in un’area che ne avrebbe potuto contenere meno di 1/3 di quelle costruite, eppure la convivenza civile e le relazioni umane sono più forti di tutto il resto.
Quando una Città è anche questo diventa una Comunità, siamo un popolo che ha tanti difetti ma più’ degli altri abbiamo un Cuore Grande Grande“, ha concluso.