Peppe Iannicelli vittima di fat shaming. E’ tra i giornalisti sportivi campani più noti e si è raccontato a ilcorrieredelmezzogiorno.it.
Conosciuto anche come opinionista nella storica trasmissione ‘Campania Sport‘ in onda su Canale 21, ha raccontato la sua esperienza personale: “Quando sono salito per la prima volta sulla bilancia dell’ospedale ero 206 kg. Ho perso un quarto, sono 150 kg. L’obiettivo è perdere un altro quarto e scendere sotto i 100“.
Iannicelli ha poi raccontato di esser stato vittima di fat shaming: “Nelle polemiche calcistiche, quando vogliono insultarmi, mi danno del ciccione. Ora dovranno trovarsi altri argomenti”.
“Togliamoci dalla testa che grasso è bello. – ha continuato – È un pericolo serio, che può essere mortale con l’età che avanza“.
“C’è un’ondata di affetto e simpatia, qualcuno addirittura vedendomi dimagrito si è preoccupato per la mia salute. E lo ringrazio. Questa è la prima volta che parlo pubblicamente di me e della dieta e se la mia esperienza può essere utile per gli altri sono a disposizione. Scrivetemi pure su messenger, cercherò di rispondere a tutti“, ha concluso.
E’ il comportamento di chi deride in modo sprezzante una persona grassa o considerata tale. Si tratta di un atteggiamento discriminatorio e grassofobico che provoca un forte senso di vergogna nella persona che ne è vittima. Crea insicurezza, alimentando la possibilità di soffrire di un disturbo del comportamento alimentare.