Giovane operaio morto sul lavoro. Si chiamava Antonio Golino e aveva solo 22 anni, l’operaio deceduto questa mattina a Caivano (nella zona industriale) per un incidente sul lavoro.
Il ragazzo, di Marcianise, sembra sia stato schiacciato da un bancale caduto all’interno di un’azienda, specializzata nella preparazione e nel confezionamento di salumi e formaggi. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Giugliano.
Indagini in corso dei carabinieri per stabilire le cause della morte del 22enne. Come riportano alcune agenzie di stampa in servizio con lui c’erano anche la madre ed il fratello.
“L’ennesimo e drammatico incidente sul lavoro ha causato la morte di un operaio di 22 anni di Marcianise a Caivano, in provincia di Napoli. Siamo di fronte, per l’ennesima volta, a una strage quotidiana inammissibile. Come sindacato UGL, ribadiamo nuovamente l’importanza di investire sulla formazione in materia di sicurezza sul lavoro. Al contempo, è fondamentale potenziare i controlli per poter prevenire tragedie come questa. La manifestazione dell’UGL ‘Lavorare per vivere’ ha lo scopo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul fenomeno inaccettabile delle cosiddette ‘morti bianche’”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Maria Rosaria Pugliese, Segretario Regionale UGL Campania, in merito all’incidente sul lavoro di oggi.
Un operaio edile è morto a novembre mentre lavorava in un cantiere a Casal di Principe, in provincia di Caserta. Si tratta di Francesco Petito, uomo di 49 anni originario di Cesa, un padre di famiglia. Il lavoro, che dovrebbe servire a vivere e non a morire, ha tolto Francesco alla moglie ed ai suoi figli.
Francesco Petito stava lavorando per conto di un’impresa su un capannone industriale: secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ansa stava effettuando un sopralluogo quando il tetto è crollato provocandone la caduta da cinque metri di altezza