Denise Pipitone. La mamma e il papà lanciano un appello dopo l’arresto del boss della mafia, Matteo Messina Denaro. I genitori della bambina scomparsa il 1 settembre del 2004 non si danno pace e attraverso i social network proseguono la battaglia per il ritrovamento della figlia.
Piera Maggio e Pietro Pulizzi scrivono così: «qualcuno cortesemente chieda al boss se in qualche modo ha avuto notizie sul sequestro di nostra figlia Denise. Allo Stato italiano e ai magistrati che si prenderanno carico del capomafia di Castelvetrano, dopo tutti gli accertamenti e le doverose domande di rito al boss”.
Anche la nota conduttrice si esprime sulla cattura del boss: «È un giorno importante. È incredibile come questo arresto così importante sia arrivato praticamente a trent’anni e un giorno di distanza da quello di Toto Riina. Certo, fa strano che ogni volta che cambia un governo, poi ci sia un grande arresto. Ora bisogna sapere perché è stato arrestato solo oggi, visto che tutti sapevano dei suoi spostamenti».
Il boss della mafia Matteo Messina Denaro è stato arrestato dopo 30 anni di latitanza. Il capo di Cosa Nostra, che fino a poche ore fa era il latitante più ricercato in Italia, è stato preso dai carabinieri del Ros all’interno di una clinica privata di Palermo dove si trovava per curarsi da un tumore.
E’ probabilmente una delle vicende più crude e sconvolgenti legate al nome del boss quella dell’uccisione del piccolo Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido nel 1996, dopo una prigionia durata oltre due anni. Un omicidio brutale che ha spezzato la vita di un innocente, “colpevole” soltanto di essere il figlio di Santino, un ex mafioso pentito.