Dopo circa 40 anni è stata ricollocata nella chiesa di San Michele, a Pimonte, l’antica statua di Sant’Antonio Abate, scomparsa dopo il terremoto e rintracciata sul web dal sindaco Francesco Somma. La cerimonia per accogliere il Santo si è tenuta proprio nel giorno della sua festività.
“Ritorna a Pimonte il nostro Sant’Antonio Abate. Un dono che ho fatto personalmente alla chiesa di San Michele. Chi ha qualche anno in più e qualche capello bianco, nel vedere questa statua avrà sicuramente dei ricordi e delle emozioni. Perché questa statua del ‘700 molti anni fa si trovava proprio a Pimonte, nella Cappella del Campanile” – racconta il primo cittadino attraverso i social.
“Da diverse settimane sui social ci siamo imbattuti nella pagina di un antiquario. Guardando le immagini con don Nino e Gerardo siamo stati rapiti da questa statua. Aveva qualcosa che ci richiamava a lei ma fino a ieri non sapevo ancora perché. Dopo aver mostrato la foto ad alcuni anziani del paese capiamo di essere di fronte al Sant’Antonio Abate presente nella nostra chiesa fino agli anni del terremoto” – continua.
Telefonando all’antiquario, tuttavia, il sindaco scopre che la statua è già stata venduta ad un sacerdote della Sicilia, pronta per essere spedita, eppure non si perde d’animo. Alla fine riesce a convincere sia il venditore che il parroco a cedere quell’opera particolarmente significativa per l’intera comunità.
Proprio nel giorno di Sant’Antonio Abate, dal Comune, la statua è stata trasportata fino alla chiesa che l’aveva ospitata 40 anni prima. Grande la commozione del primo cittadino che, in un post, ha scritto: “Sant’Antonio ora è dove deve stare. Mi sono emozionato davvero tanto a portare la statua in chiesa ed affidarla a don Nino e alla comunità di Pimonte. Ci sono sensazioni che non si possono spiegare con le parole. Eppure don Nino ne ha trovate di bellissime durante la cerimonia solenne per accogliere il Santo”.