Crolla cimitero bare nel torrente. E’ successo a Sant’Agata de’ Goti, nel Beneventano, dove a causa del forte maltempo degli ultimi giorni ha ceduto una parte del cimitero.
Una ventina di bare e 80 urne sono finite nel torrente in seguito al cedimento di un’ala. “Quell’ala del cimitero franata – commenta il sindaco di S.Agata dé Goti, Salvatore Riccio ad Ansa.it – insisteva su un torrente ‘a secco’ che con le abbondanti piogge delle ultime ore è tornato a colmarsi di acqua che probabilmente hanno causato il cedimento“.
Le famiglie degli oltre cento defunti che erano sistemati nelle tombe del blocco crollato nel cimitero di Agata dei Goti chiedono “interventi urgenti” per recuperare le salme finite nel torrente. Chiesto anche l’intervento della magistratura per accertare eventuali responsabilità degli amministratori e dei tecnici.
Il pensiero ricorre subito a quello che successe l’anno scorso al cimitero di Poggioreale a Napoli. Un crollo danneggiò circa 200 loculi. Alcune bare subirono una parziale scoperchiatura causando, dunque, la fuoriuscita dei cadaveri. Un episodio che non ha fatto altro che accentuare il degrado del luogo, più volte denunciato, e lesivo della dignità dei defunti e dei loro cari. A cedere sarebbero state due cappelle, quella dei Dottori e quella di San Gioacchino.
All’origine del crollo di Poggioreale ci fu molto probabilmente un flusso d’acqua, come rese noto Metropolitana Spa.
“Il notevole flusso d’acqua e detriti – spiegò – ha causato l’allagamento del cantiere della stazione in costruzione e cedimenti al terreno nella parte inferiore del cimitero di Poggioreale, con importanti danni alle strutture cimiteriali. Fino a quel momento tutte le attività di controllo dei cedimenti non avevano evidenziato nessuna criticità“.