A Scampia per la Giornata della Memoria per le vittime della Shoah un gruppo di giovani Rom e Non seguiti dall’Associazione Chi rom e… chi no si muovono sulle tracce del “Porrajmos”: l’olocausto dei rom, durante il quale ci fu il genocidio di 500mila rom e sinti nei campi di sterminio dal 1936 al 1945. Solo tra il 2 e il 3 agosto 1943 più di 4mila persone, in maggioranza donne e minori, furono sterminati nel “campo degli zingari” ad Auschwitz.
Attraverso il progetto “Tracer” Transformative Roma Art and Culture for European Remembrance e il progetto “La mia Banda è Pop” i ragazzi e le ragazze seguiti dall’associazione in un video raccontano qual è la memoria per le nuove generazioni di una comunità che vive ancora forti discriminazioni in tutto il Paese e in tutta Europa.
“La memoria non va celebrata ma tenuta presente nel proprio sapere e agire quotidiano – dichiarano Emma Ferulano, Barbara Pierro e Biagio Di Bennardo dell’associazione Chi rom e… chi no – per mantenere alta l’attenzione rispetto a quanto accade nel mondo e non restare indifferenti alle ingiustizie, alle discriminazioni, alla sofferenza di tutti e tutte, vicini o lontani che siano. In questa ricorrenza noi non possiamo che riportare al centro il tema del Porrajmos/Samudaripen e della continua discriminazione che tutt’ora vivono nel nostro Paese le comunità rom costrette a sopravvivere in campi nella totale indifferenza e/o immobilità politica da decenni”.
Tracer Transformative Roma Art and Culture for European Remembrance è un progetto europeo di ricerca-azione di storia collettiva e di costruzione comunitaria della memoria dell’olocausto delle minoranze Sinti e Rom in Italia e in Europa. È finanziato nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) della Commissione Europea. In Italia si realizza nelle città di Napoli, Bologna e Firenze, in Portogallo (Braga e Figueira da Foz) e Polonia (Cracovia).
La mia Banda è pop selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile, l’iniziativa intende sperimentare in tutte le province della Campania percorsi individualizzati e di prevenzione per il reinserimento sociale e professionale di minori segnalati dall’Autorità giudiziaria e Amministrativa in carico ai servizi competenti.
Il 27 gennaio una quercia dei popoli verrà piantata a Pangea – il Giardino dei popoli e della Non Violenza affinchè la pianta sia presente a Scampia, terra di semina per gli antidoti contro il razzismo e l’esclusione sociale. Dalle ore 18 da Chikù Cibo e Cultura i giovani rom e non rom seguiti dall’associazione incontreranno e intervisteranno Claudio Cavallo rom salentino. A seguire presso il centro Chikù Proiezione documentario “Gitanistan, lo stato immaginario delle famiglie rom – salentine” e serata musicale a cura di Elettro Mascarimiri’