La premier Giorgia Meloni, intervenuta nel corso della presentazione del progetto di Poste Italiane, Polis-Casa dei servizi digitali, ha parlato della volontà del Governo di “unire l’Italia”, eliminando il divario tra Nord e Sud.
Queste le sue parole: “Noi sappiamo che l’Italia si fonda soprattutto sui suoi Comuni. Ciascuno di quei Comuni indipendentemente dalle sue dimensioni, è fondamentale. Attraverso quei Comuni noi abbiamo custodito e custodiamo l’identità italiana che è la più grande delle ricchezze che questa Nazione possa vantare”.
“Sappiamo che i sindaci sono la prima filiera dell’impegno politico e probabilmente fanno il lavoro più difficile tra chi sceglie di intraprendere la strada politica. E’ un impegno che non conosce pause, non ha confini. Spesso non può contare su risorse e strumenti necessari. E’ una sfida ancor più impegnativa per chi è sindaco in un Comune al di sotto dei 15 mila abitanti perché quelle risorse, quegli strumenti, quelle possibilità sono spesso ancora inferiori”.
“Nel tempo che viviamo io penso che non ci sia spazio per i personalismi. Dobbiamo lavorare tutti insieme con lealtà. Il progetto Polis fornisce strumenti adeguati a un tempo complesso ai comuni per avvicinare sempre più le istituzioni ai cittadini. Questa nazione può ancora essere un esempio da seguire per gli altri. Possiamo ancora insegnare tanto”.
“Questo è un progetto che insegna. Il messaggio che si manda è che noi vogliamo unire l’Italia. Vogliamo rafforzare i legami tra zone centrali e aree interne, ricucire il tessuto tra le città grandi e le comunità più piccole, che vogliamo garantire a tutti i cittadini, indipendentemente da dove vivono o lavorano, lo stesso identico diritto ad accedere ai servizi in maniera semplice e veloce.
“Non ci possiamo rassegnare all’idea che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B, territori di serie A e territori di serie B, servizi di serie A e servizi di serie B. Da Roma a Montelapiano, da Napoli a Ingria, da Milano a Macra: una sola Italia con servizi uguali per tutti e diritti uguali per tutti.
“Una sola Italia nella quale lo Stato e le sue articolazioni si mettono tutte insieme al servizio dei cittadini. Una sola Italia che non si arrende allo spopolamento delle aree interne, nella quale nessuno possa sentirsi escluso o figlio di un Dio minore, che lavora insieme per essere più inclusiva, moderna e sostenibile” – conclude.