AGGIORNAMENTO del 31 gennaio 2023. Con apposito comunicato stampa, EAV ha precisato che il guasto al bus sostitutivo è stato dovuto ad alcuni ragazzi che hanno azionato il freno di emergenza in modo improprio. Dopo qualche minuto, si legge nella nota, è giunto un secondo bus che ha portato i passeggeri a destinazione. Il bus nella foto, invece, avrebbe subìto effettivamente un guasto ma dopo aver compiuto il servizio viaggiatori.
Problemi alle porte di autobus sostitutivo della linea della Circumvesuviana e, così, i passeggeri restano a piedi per ben due volte. Disagi senza fine per gli utenti della linea che, secondo il rapporto Pendolaria di Legambiente, è la seconda tra le peggiori in Italia dopo la Roma Nord-Viterbo e la Roma-Ostia Lido. Una fama che la Circumvesuviana purtroppo non smentisce, nonostante l’impegno e gli investimenti che pure sono stati messi in campo.
A causa del deragliamento dello scorso 26 gennaio presso Pozzano, le corse tra Castellammare e Vico Equense sono interrotte: per percorrere il tratto mancante l’Eav ha messo a disposizione dei bus sostitutivi, venendo effettivamente incontro alle esigenze dei pendolari, tuttavia questa mattina alcune persone sono di fatto rimaste a piedi perché un mezzo si è fermato per un problema alle porte. L’autobus è stato portato via dal carro attrezzi, come dimostra una foto pubblicata dalla pagina Facebook “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti”.
Per i fatti del 26 gennaio sono indagati, intanto, un capotreno ed un macchinista: del caso si sta occupando la Procura del Tribunale di Torre Annunziata. Il presidente di Eav, Umberto De Gregorio, ha affermato che nonostante i possibili errori umani riguardo gli ultimi incidenti occorsi sulla linea, verranno fatti ulteriori investimenti con l’acquisto e l’entrata in servizio di un numero complessivo di 100 nuovi treni, oltre all’avvio di nuovi lavori. Ecco cosa ha scritto su Facebook:
“Gli ultimi due incidenti verificatesi sulla vesuviana, al di là degli errori umani che li hanno determinati, hanno una causa remota: il sistema di segnalamento per la sicurezza risale a circa 50 anni fa. Con i fondi del PNRR abbiamo – finalmente – il 30 dicembre 22 firmato un contratto di 290 milioni con la multinazionale ALSTOM (ed i progettisti sono già al lavoro), per sostituire il sistema esistente su tutte le linee con un nuovo segnalamento di ultima generazione ERTMS come quello in vigore nelle linee più avanzate di RFI. Un sistema che riduce di molto i possibili errori umani. Il concetto di sicurezza evolve nel tempo”.
“Anche i treni che circolano sono datati. Ne abbiamo 60 e molti hanno 60 anni di età. Devono andare in pensione. Grazie alla capacità dei nostri tecnici continuano a fare la loro parte. Servono 100 treni nuovi per fare un buon servizio. 40 li sta già costruendo Stadler. Per gli altri 60 è in pubblicazione una nuova gara del valore di 483 milioni. Intanto abbiamo attivato una consulenza con il CIFI (collegio ingegneri ferroviari italiani) guidato dall’ex AD di RFI Ing. Gentile, con massimi esperti del settore, per una supervisione del nostro sistema attuale di circolazione e per accogliere eventuali suggerimenti o correzioni di rotta sulle azioni messe in campo per il futuro”.