Napoli sarà ancora una volta al centro della scena mondiale: il Palazzo Reale partenopeo è stato scelto come location di un’importante Conferenza internazionale dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, che si terrà il prossimo giugno. A renderlo noto è Il Corriere del Mezzogiorno.
A proporre la candidatura del sito partenopeo per l’appuntamento mondiale, di assoluto prestigio, è stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, originario di Napoli, che in queste ultime ore giungerà a Parigi proprio per incontrare i dirigenti dell’Unesco.
Il meeting verterà sul futuro del Patrimonio mondiale dell’Umanità a 50 anni dall’istituzione della convenzione sulla tutela dei Beni materiali e a 20 da quelli immateriali. Da Napoli, dunque, saranno poste le basi dell’evoluzione dell’organizzazione.
Centinaia di delegati arriveranno a Napoli, approfittando del viaggio per scoprire le bellezze di una città, e più in generale di una Regione, che continua ad incantare il mondo. Per loro sarà organizzata una visita agli Scavi di Pompei e una serata al Teatro San Carlo.
Del resto la stessa Napoli è strettamente legata all’Unesco grazie ai numerosi riconoscimenti che la collocano all’interno delle eccellenze meritevoli di tutela. Ne è un esempio il centro storico, considerato il più grande d’Europa, o l’arte del pizzaiolo napoletano entrata a far parte del patrimonio dei beni immateriali.
Non da meno l’area vesuviana, considerata “preziosa” in particolar modo per le importanti aree archeologiche da Pompei ed Ercolano fino a Oplontis. Meraviglie che, con l’introduzione della Domenica al Museo, continuano a registrare ingressi record, ponendo la provincia di Napoli tra quelle dalla maggiore affluenza. Quanto alla Campania è una delle Regioni con il maggior numero di riconoscimenti Unesco, tra siti, arti e intuizioni che fanno della nostra terra un vero e proprio scrigno di tesori a livello nazionale.