Questa mattina è stato firmato il protocollo di intesa per la valorizzazione e rigenerazione del Real Albergo dei Poveri di Napoli. Il patto siglato dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e dal sindaco Gaetano Manfredi, indica quale sarà il destino di Palazzo Fuga, l’edificio monumentale più grande d’Europa.
Grazie a un investimento di circa 100 milioni di euro (fondi Pnrr) lo storico edificio monumentale sarà dedicato ad accogliere un centro culturale polifunzionale, una seconda sede del Mann, il Museo Archeologico e la biblioteca nazionale di Napoli con grandi sale lettura e una sala conferenza da 1000 posti.
Agli inizi di gennaio 2023 si tenne presso la sede del Ministero della Cultura, a Roma, un incontro tra le parti del Governo e quelle cittadine per mettere insieme le insieme le idee per la rinascita dell’Albergo dei Poveri. Un progetto che adesso è divenuto definitivo e che costituisce la prima pietra verso la rigenerazione del monumento.
L’Albergo dei Poveri di Napoli diverrà “uno straordinario polo culturale, con musei e attività di alta formazione”. È quanto evidenzia il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “Avremo poi tanti spazi aperti, aperti alla città, all’associazionismo e a tutte le iniziative di creatività. Sarà insomma una grande fabbrica della cultura “, ha proseguito Manfredi. Sui tempi di realizzazione Manfredi assicura “che si stanno rispettando i tempi previsti dal Pnrr” e che i cantieri apriranno entro la fine dell’anno
“Oggi mettiamo un primo mattone e voglio sottolineare la concordia che c’è con il sindaco Manfredi. Abbiamo steso un protocollo che darà contenuti culturali a questo edificio”. Lo ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “È un edificio che ha grandi potenzialità e si lega ad una stagione felice di Napoli– ha proseguito Sangiuliano – Tra poco verranno le prime gare d’appalto e sono impegnato a trovare altre risorse. Palazzo Fuga sarà un grande polo culturale. Accoglierà la succursale del MANN, una biblioteca moderna, una scuola di specializzazione dell’Università Federico II ed eventi di carattere culturale internazionale. Abbiamo lavorato tanto in queste settimana per realizzare su mio impulso un progetto, uno spazio di vita culturale ispirato alla grande Biblioteca nazionale di Parigi, da sempre legata a Napoli per storia e scambio culturale. Bisogna procedere rapidamente con gli appalti e recuperare ulteriori risorse per restituire questo spazio che la città attende da decenni”.