Una lettera anonima getta nuove ombre sulla scomparsa di Enco Vitulli, il ragazzo scomparso quattro anni fa da Napoli, zona Secondigliano. E’ stata recapitata alla madre e sembra fornire indizi sulle sorti del giovane che ha fatto perdere le sue tracce l’11 marzo del 2019, quando aveva soli 23 anni.
Enco da qualche anno abitava nel quartiere di Scampia, presso l’abitazione della famiglia della fidanzata. La madre lo ha incontrato per l’ultima volta l’11 marzo del 2019: il figlio le aveva detto che voleva trasferirsi dal padre, a Brindisi, ma in Puglia non sarebbe mai arrivato e da allora il suo cellulare è risultato inattivo.
A ciò si aggiunge il mistero del cadavere di uno sconosciuto nella cappella della famiglia Amato. A far supporre un possibile collegamento tra la salma ritrovata e la vicenda di Enco è una canzone: La storia d’o pittore, scritta proprio da Gennaro Amato e inserita in un video dalla mamma del ragazzo scomparso.
La donna, intervistata da Chi l’ha visto, ha spiegato: “Io non ne avevo idea, mi sento malissimo ma era una canzone che mio figlio amava molto. E’ solo una coincidenza. Sono troppo distrutta, sono stanca. Quel ragazzo era tanto buono”.
“Ormai non dormo, non mangio, vado sempre in cerca di mio figlio. Cerco aiuto, spero solo sia vivo e che si tratti soltanto di un brutto sogno. Vorrei scusarmi con le persone di Scampia perché vado sempre lì a cercare mio figlio, la speranza è che lui spunti sempre da qualche parte. Le persone di là mi possono aiutare”.
Pochi giorni fa la donna ha ricevuto una lettera anonima, contenente alcune parole apparentemente scollegate tra loro, quasi come un rebus, ma che potrebbero fornire probabilmente validi indizi per capire che fine ha fatto Enco. Al titolo, Enco – la mamma, segue una lunga sequenza di parole separate da virgole: “Amore, torre, annega, si, primo, io si, in fondo, punto, amore, io l’amo, acqua, annego, sto male, ho visto cose, piangevo”. Tra parentesi ci sono numeri con la scritta traccia.
“Dice cose importanti, non è che ci credo molto ma qualcosa di vero c’è in questa lettera. Spero che non è così ma mi posso aspettare di tutto. Bisogna decodificarla, ogni aiuto è molto utile. Vorrei trovare mio figlio e dentro me c’è la speranza che sia ancora vivo. Una speranza che poi con il tempo si sta spegnendo” – conclude la mamma in lacrime.