Fontana Capodimonte. Iniziati i lavori straordinari di restauro della fontana del Belvedere del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
La fontana presenta fenomeni di deterioramento biologico su quasi tutta la superficie lapidea, favoriti dalle condizioni ambientali. Il gruppo scultoreo è circondato da specie arboree ed essendoci giochi d’acqua è sottoposta a meccanismi fisici di gelo-disgelo che provocano microfratture. La porosità del marmo, inoltre, cambiando nel tempo e modificando la struttura, ha favorito la penetrazione dell’acqua, dando luogo a fenomeni di alterazione del luogo.
L’intervento di risanamento prevede l’attuazione di tecniche avanzate per garantire l’incolumità del monumento. Sono state svolte indagini microbiologiche di laboratorio sulla scultura per individuare i microbi responsabili del degrado, individuando così interventi meccanici e chimici idonei per la pulitura e la manutenzione. La fine dell’intervento e la restituzione al pubblico della bellezza della scultura è prevista per l’estate 2023.
La sua storia risale a molti anni fa. Nel 1882 re Umberto I di Savoia promosse la sistemazione dell’area del belvedere, per la quale il direttore della Real Casa Savoia Annibale Sacco aveva programmato la costruzione di una nuova fontana mia realizzata. Si decide, invece, di prelevare l’attuale gruppo scultorio della fontana dalla Reale Frutteria del Giardino Torre nel Real Bosco di Capodimonte e di adattarlo in una vasca più grande poco distante.
Nel giugno 1885 Sacco affidò al marmoraro Antonio Bellizzari i lavori di adattamento e trasferimento, dando origine alla collocazione attuale della fontana.