Dove hanno girato Mare Fuori? È una delle domande che si pongono gli estimatori della fortunata serie tv ambientata a Napoli, come del resto è comune quando una produzione cinematografica riscuote un grande successo di pubblico. Conoscere i luoghi dove sono ambientate le storie di Filippo Ferrari (‘o Chiattillo), Carmine Di Salvo (‘o Piecuro), Gaetano (‘o Pirucchio) e tutti gli altri protagonisti è utile anche agli stessi napoletani che desiderano conoscere un po’ meglio la propria città.
Il luogo principale della serie Mare Fuori è l’Istituto di Pena Minorile di Napoli, o IPM. Se nella realtà il carcere minorile partenopeo si trova sull’isolotto di Nisida, nella finzione è stato collocato presso la base navale della Marina Militare tra il porticciolo del Molosiglio ed il Molo San Vincenzo. Alle spalle dei personaggi compare spesso il Maschio Angioino, oltre al porto di Napoli. Era ovviamente impensabile girare le scene nel vero carcere di Nisida, essendo una struttura penitenziaria.
Nelle puntate della serie, di cui a breve cominceranno le riprese della quarta stagione, sono visibili anche altri luoghi della città di Napoli. Abbiamo la stazione Toledo della Linea 1 dove avviene l’incontro tra Filippo e Naditza; la terrazza nei pressi del parco Virgiliano a Posillipo, da cui è visibile l’Italsider di Bagnoli, da dove è stata girata una scena tra Edoardo e Teresa; ancora a Bagnoli alcune scene e perfino il trailer della terza stagione.
Altri luoghi in cui è stata girata Mare Fuori sono via dei Tribunali, il Centro Direzionale, Gianturco, Posillipo con via Orazio e via Petrarca, via Toledo e Villa Doria d’Angri, Corso Vittorio Emanuele, Montesanto, Fuorigrotta. Ci sono poi le scale della Pedamentina di San Martino, Santa Lucia al Monte e l’hotel San Francesco, le scale di Santa Maria Apparente. Vi sono infime l’ospedale Monaldi e, fuori Napoli, delle riprese a Cava de’ Tirreni e a Salerno.
I Giardini del Molosiglio sono uno dei tanti cuori verdi di Napoli, ma sconosciuti a molti. Furono realizzati negli anni ’20 insieme alla nuova sistemazione per il lungomare: si trovano infatti a via Acton, alle spalle del Maschio Angioino e di Palazzo Reale, in prossimità del molo Beverello e l’inizio di via Partenope. In precedenza il Molosiglio ospitava l’arsenale di Napoli ed il suo nome deriverebbe da molosillo, ossia piccolo molo.
I giardini sono piuttosto estesi, contando su una superficie di circa 21mila metri quadrati. Al suo interno vi sono ben tre fontane monumentali: la fontana dei Papiri, la fontana delle Conchiglie e la fontana dei Leoni, oltre ad un monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale e della battaglia di El Alamein.
Nonostante i lavori di riqualificazione del 2012, i Giardini del Molosiglio sono caduti nuovamente nel degrado tanto da attirare nel 2019 l’attenzione di alcuni volontari che ne hanno ridipinto le panchine e pulito le fontane dai rifiuti. Un’operazione volta più alla sensibilizzazione che alla riqualifica, ma che purtroppo non ha cambiato la sorta finora destinata ai giardini.