Napoli è tra le città meno volgari d’Italia e a confermarlo è la classifica stilata da Preply, una delle migliori piattaforme globali di apprendimento delle lingue. La città partenopea si trova in nona posizione, classificandosi tra i luoghi dove si impreca di meno.
In Italia le imprecazioni sono molto diffuse e di frequente utilizzate nel linguaggio colloquiale, per dare forza ad espressioni gioiose, rabbiose o divertenti, oppure per esprimere momenti di difficoltà e malcontento. Preply ha svolto uno studio su 19 città italiane fornendo risultati curiosi sulla frequenza delle imprecazioni, la tipologia e i luoghi nei quali vengono maggiormente utilizzate.
I risultati dell’analisi rivelano che a livello nazionale si impreca in media 8,91 volte al giorno e che sono gli uomini a farlo più spesso: 11,6 volte al giorno contro il 6,3 delle donne. Ad esprimersi con parolacce e espressioni volgari sono soprattutto i giovani: nella fascia tra i 16 e i 24 anni se ne dicono in media 14 al giorno.
Quanto alle città “più volgari” il primato negativo spetta a Venezia, con 19 imprecazioni al giorno, seguita da Brescia, Padova e Genova che hanno ottenuto punteggi superiori persino alle più caotiche Milano e Roma (rispettivamente al quinto e settimo posto).
In fondo alla classifica, tra le città che imprecano di meno, si collocano a pari merito, con una media di 6 imprecazioni al giorno, Catania, Bologna, Bari, Parma, Verona e Napoli. Taranto, al decimo posto, è quella in cui si impreca di meno in assoluto, con sole 5 parolacce al giorno.
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Ma come imprecano gli italiani? Dallo studio risulta che imprecano soprattutto contro loro stessi (21,07%), oppure scagliano improperi senza un obiettivo preciso (17,27%) probabilmente facendone largo uso come intercalare nelle conversazioni più informali.
Le parolacce sono destinate soprattutto agli amici (17,17%), ai collaboratori (11,22%), ai partner (10,83%), gli sconosciuti (9,17%), sorelle e fratelli (7,80%) e genitori (5,46%). Si lasciano andare più facilmente ad espressioni volgari quando sono in casa (34,05%) o in compagnia degli amici (17,46%).
A mettere a dura prova gli italiani sono anche i contesti lavorativi: il 16,98% degli intervistati ammette di utilizzare imprecazioni in ufficio, oppure durante la guida, specie quando si è bloccati nel traffico (16,78%). Ci sono, invece, situazioni che spingono gli italiani ad evitare il più possibile qualunque espressione volgare ed è ciò che accade in presenza di bambini (78,31%) o di un proprio superiore (74,71%).