Nei prossimi giorni sarà sottoposta ad autopsia la salma di Aldo Mambro, il 31enne morto all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dopo essersi recato al pronto soccorso per un mal di schiena e un dolore alle gambe che gli impediva addirittura di camminare.
Stando a quanto reso noto, lunedì 20 marzo il ragazzo, che viveva con i genitori a Rocca d’Evandro (Caserta), aveva accusato forti dolori alla schiena. Affetto da disabilità, era continuamente monitorato e nessuna condizione preoccupante era emersa dagli esami di routine. Il padre gli aveva procurato dei cerotti medicali che, tuttavia, non avevano sortito alcun effetto spingendo la madre a rivolgersi al medico di famiglia. Nemmeno la cura consigliata, però, avrebbe fornito sollievo al 31enne.
Il suo malessere, al contrario, continuava a peggiorare arrivando al punto di non riuscire più nemmeno a camminare e andare al bagno. Su consiglio del suo medico di fiducia ha allertato il 118 e dopo essere stato visitato dai sanitari è stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta, seguito dalla mamma e due fratelli.
Qui, Mambro sarebbe stato sottoposto prima ad una Tac, che non avrebbe rivelato nulla di anomalo, e poi ad una risonanza magnetica. Il mercoledì mattina, dopo l’esito di un’ulteriore risonanza magnetica, il paziente sarebbe stato ricoverato in Neurologia.
La sua ultima telefonata ai familiari risalerebbe al venerdì. Era in attesa di sottoporsi ad un’altra risonanza quando avrebbe aggiornato genitori e fratelli sul suo stato di salute, riferendo che si sentiva molto meglio e che era riuscito anche ad andare al bagno.
Aldo non avrebbe avuto nemmeno il tempo di sottoporsi a quell’esame: pochi minuti dopo la telefonata sarebbe deceduto. Alle 8:30 la famiglia aveva ricevuto la telefonata di una dottoressa che li invitava ad accorrere immediatamente in ospedale perché Aldo era stato colpito da un grave arresto cardiaco.
Al loro arrivo avrebbero subito ricevuto la tragica notizia, non riuscendo nemmeno a rivederlo vivo per l’ultima volta. I genitori della vittima, attraverso il consulente dott. Simone Sangiovanni, hanno deciso di affidarsi alla società Studio3A, specializzata nella tutela dei diritti dei cittadini.
Nello stesso pomeriggio di venerdì hanno presentato denuncia presso la stazione dei carabinieri di Rocca d’Evandro, chiedendo alla Procura di disporre l’autopsia per ottenere risposte certe sul decesso del figlio, accertando le cause della morte.
L’istanza è stata fin da subito accolta. Il Pubblico Ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Nicola Camerlengo, giovedì conferirà l’incarico di effettuare l’autopsia al medico legale Antonio Palmieri. Il sostituto Procuratore ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento contro ignoti.
Aldo risiedeva nel Casertano ma era molto conosciuto anche nel Frusinate per la sua grande passione per la caccia, come dimostrano le centinaia di messaggi di cordoglio sui social in queste ore.