Minà Troisi Daniele, intervista. Una storica intervista di Gianni Minà ad un grande e unico Massimo Troisi. Invitato al programma televisivo per festeggiare l’amico Pino Daniele ha trasformato come suo solito l’intervento in una gag. L’ “invidiabile agendina” di Minà su cui Castro è segnato alla “F”, come “Fidel, senza cognome” e continua “per arrivare a me ha aperto l’agendina, ha letto: Fratelli Taviani, Toquigno, Troisi“.
“Cosa invidio a Minà? La sua agendina – dice il grande attore napoletano – Lui ha il numero di Fidel Castro ed è registrato semplicemente come Fidel. E quando Minà lo chiama, non attacca ma risponde”. “Pino Daniele ha detto a Minà di chiamarmi…. E lui ha sfogliato l’agendina: Fidel Castro, Little Tony, Toquinho, Troisi. E mi ha chiamato”. Minà sospira dicendo: “Una serata difficilissima“.
Gianni Minà è morto ieri all’età di 84 anni: “Ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. – è l’annuncio dell’ufficio stampa sui social – Non è stato mai lasciato solo ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari“. Nato a Torino nel 1938 è stato giornalista, scrittore e conduttore televisivo. Era legato a Napoli da un rapporto viscerale siglato con la cittadinanza onoraria conferita nel 2019 dall’allora sindaco Luigi de Magistris.
Minà ha raccontato il Napoli dei primi due Scudetti ’87 e ’90 e Diego Armando Maradona fin dal suo arrivo a Napoli. Era profondamente legato ad altri due simboli della città, Massimo Troisi e Pino Daniele.