L’infortunio di Victor Osimhen ha destabilizzato l’umore dell’ambiente partenopeo. Scagliatosi come un fulmine a ciel sereno alla vigilia di un tour de force che potrebbe consegnare il Napoli alla storia. Domani sera il Napoli affronterà infatti il Milan al rientro dopo la sosta in quella che sarà la prima di tre sfide decisive contro i rossoneri nell’arco di 18 giorni. Le altre due, quelle di Champions, sono sicuramente le più attese, ma la squadra avrà voglia già domani di dimostrare agli ex campioni d’Italia che il passaggio di consegne è oramai solo una pura formalità.
L’attenzione dei supporters azzurri si è però focalizzata sui tempi di recupero dell’attaccante nigeriano, a cui ieri sono stati sottoposti alcuni esami strumentali che hanno evidenziato una lesione distrattiva all’adduttore sinistro. È tanta la paura di non avere il proprio bomber a disposizione il 12 aprile, quando il Napoli volerà a San Siro per i quarti di finale di andata della più importante competizione europea.
All’inizio della prossima settimana Osimhen verrà sottoposto a nuovi esami che daranno indicazioni più certe, ma la sensazione trapelata ieri anche dalle dichiarazioni del presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis, è che lo stop possa durare almeno due settimane. Ci sarà poi da capire se e quanto durerà l’eventuale riabilitazione. Tirando le somme, la sensazione è che Victor salterà la gara d’andata, e farà di tutto per esserci al ritorno al Maradona il 18 aprile.
Non si è certo perso d’animo il tecnico azzurro Luciano Spalletti, che si affiderà al Cholito Simeone dal 1′. Del resto il precedente gli sorride. È la seconda volta in stagione che Osimhen salta infatti una o più sfide di campionato per infortunio. Il primo stop obbligato era arrivato al 40′ del match di Champions League del 7 settembre scorso disputato al Maradona contro il Liverpool, poi finito 4-1 per gli azzurri. Nelle 6 partite senza di lui (4 di campionato e 2 europee) Di Lorenzo e compagni erano riusciti comunque ad ottenere il massimo, lasciando solo le briciole agli avversari.