Silvio Berlusconi, ricoverato da ieri all’ospedale San Raffaele di Milano, in terapia intensiva, potrebbe essere affetto da una forma di leucemia. A rivelarlo è Il Corriere della Sera.
Le condizioni del senatore di Forza Italia sarebbero rimaste stazionarie connotando un quadro clinico grave ma stabile. Continuerebbe ad avere scarsa ossigenazione nel sangue ma non è intubato ed è riuscito a trascorrere la notte tranquillamente. Pare, dunque, che sia vigile.
Stando alla rivelazione fornita da Il Corriere della Sera, per l’ex premier si sarebbe reso necessario il ricovero a causa di una polmonite insorta a seguito di una forma di leucemia che lo avrebbe colpito. Nemmeno oggi, tuttavia, sarà emesso il bollettino medico.
È il secondo ricovero per l’ex premier in pochi giorni: il 30 marzo si era infatti recato presso la stessa struttura dopo aver accusato un preoccupante affanno respiratorio. Il precedente ricovero risale al mese di gennaio quando Berlusconi aveva trascorso più di una settimana nel nosocomio per sottoporsi ad un check up completo.
Il ritorno in ospedale nulla ha a che fare, invece, con i controlli di routine. L’ex presidente del Consiglio sarebbe stato ricoverato stavolta per problemi cardiovascolari e respiratori. Una situazione complessa ma stabile: fino all’ultimo aggiornamento di ieri, Berlusconi non sarebbe in pericolo di vita.
“E’ stabile, è una roccia. Silvio ce la farà anche stavolta” – sono le parole che Paolo Berlusconi ha pronunciato ieri, uscendo dall’ospedale, rivolgendosi ai giornalisti.
Durante il periodo covid, Berlusconi aveva contratto il virus in forma violenta. L’infezione aveva scatenato una serie di strascichi e complicazioni portando ad un primo ricovero nel settembre 2020 e un secondo nel maggio dell’anno successivo.
Nel gennaio di due anni fa era stato ricoverato al Centro cardio toracico del Principato di Monaco per un problema di aritmia. Un piccolo incidente domestico aveva poi destato preoccupazione nel febbraio del 2021, quando il leader azzurro era caduto nella sua residenza romana