Terremoto a Napoli, solo a marzo 612 scosse ai Campi Flegrei: cosa sta succedendo
Apr 11, 2023 - Francesco Pipitone
Una scossa di terremoto ai Campi Flegrei ha svegliato di soprassalto i cittadini di quell’area nel giorno di Pasquetta. Ieri mattina alle ore 5.54 si è verificata una scossa che, secondo i rilievi di INGV, è stata di magnitudo 2.7 ad una profondità di soli tre chilometri. Un sisma molto superficiale che, in questo modo, risulta molto più avvertibile tra la popolazione. Gli abitanti dei quartieri flegrei di Napoli – Bagnoli, Pianura, Agnano, Fuorigrotta, Soccavo – e dei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, e Quarto sono alle prese ormai da anni con questi fenomeni ormai molto frequenti.
Terremoto ai Campi Flegrei: 612 scosse nel solo mese di marzo 2023
Il bollettino di marzo 2023 dei Campi Flegrei pubblicato dall’Osservatorio Vesuviano, in data 6 aprile 2023, fa il resoconto di un mese piuttosto complesso. Nel documento si legge che nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 612 terremoti (Mdmax=2.8±0.3), di cui 238 localizzati, avvenuti prevalentemente tra Pozzuoli, M. Olibano, l’area Solfatara-Pisciarelli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 4.5 km. Un altro dato importante riguarda la deformazione ed il sollevamento del suolo: nell’area di massima deformazione è di circa 15±3 m al mese. Da novembre 2005 il suolo si è sollevato di più di un metro, 106.5 cm per la precisione, di cui circa 73 cm da gennaio 2016.
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Perché il suolo si sta alzando
L’aumento della sismicità è dovuto, secondo i geologi, sicuramente all’innalzamento del suolo. È scontato ed intuitivo giungere alla conclusione secondo cui la deformazione e dunque il suo movimento genera delle scosse bradisismiche. La comunità scientifica non è però d’accordo su quale sia la causa della deformazione stessa: c’è chi parla di immissione di nuovo magma che va perciò a riempire la camera magmatica dei Campi Flegrei, e chi invece sostiene la tesi del degassamento, ossia la dispersione del gas contenuto nella camera magmatica verso l’atmosfera. Gas che salirebbe verso l’alto provocando i movimenti che generano la deformazione del suolo.
Due fenomeni che potrebbero essere anche collegati. Nel bollettino di marzo 2023 si legge infatti che “I vari picchi corrisponderebbero, quindi, a eventi di degassamento magmatico, avvenuti in precedenza, con conseguente immissione di fluidi magmatici nel sistema idrotermale che alimenta le fumarole della Solfatara”.
Il livello di allerta dei Campi Flegrei è di colore giallo
Attualmente il livello di allerta dei Campi Flegrei è di colore giallo, come stabilito dal Dipartimento della Protezione Civile, sulla base dei risultati del monitoraggio e delle valutazioni espresse dalla Commissione Grandi Rischi. Considerato che il livello di allerta verde corrisponde all’attività ordinaria, si desume che il vulcano Campi Flegrei è attualemente in una situazione di variazione di alcuni dei parametri monitorati dall’INGV.