Nega di aver ucciso Rosa Gigante la vicina di casa, Stefania Russolillo, in stato di fermo con l’accusa di omicidio ai danni della 72enne, mamma del salumiere e influencer Donato De Caprio. La donna avrebbe confidato al compagno di aver compiuto il delitto per poi fornire una parziale confessione agli inquirenti prima di negare il tutto.
“Ho fatto un guaio, ho ucciso la signora Rosa e l’ho bruciata” – avrebbe detto al compagno, come rende noto Il Mattino, rientrando nel suo appartamento subito dopo la tragedia. Lui si sarebbe precipitato in casa della vittima e, vedendo il corpo privo di vita riverso a terra, avrebbe allertato le forze dell’ordine.
La donna, in cura presso un centro di igiene mentale e affetta da gravi problemi psichiatrici, avrebbe poi fornito una versione del tutto diversa in Questura: “Non ho mai detto al mio compagno di aver fatto quella cosa, non ho ucciso io la signora e tanto meno dato fuoco ai suoi vestiti”.
In precedenza, tuttavia, non avrebbe nascosto di nutrire sentimenti di odio verso la vittima: “La odiavo. Mi spiava, era una iena”. Nella sua parziale confessione avrebbe rivelato: “Rosa mi ha aggredita e io mi sono difesa”. Una dichiarazione seguita da tanti “non ricordo”.
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Quanto alla sua versione dei fatti avrebbe, poi, detto: “A mezzogiorno ho sentito la voce di Rosa sulle scale. Urlava e mi rimproverava di averle rubato le bollette dalla cassetta postale e di fare sporcizia sui pianerottoli. Abbiamo iniziato a litigare, lei mi ha afferrato per i capelli e io mi sono difesa. Lei è caduta all’indietro, io non le ho messo le mani addosso. A terra continuava ad urlare. Da quel momento non ricordo più nulla”.
Versioni ricche di contraddizioni e un delitto dalle dinamiche ancora del tutto incerte. Intanto la famiglia della vittima si è affidata fin da subito ai legali per far luce sulla vicenda. In tanti si sono stretti al dolore di Donato De Caprio che, a poche ore dalla tragedia, ha rivelato: “La sofferenza è troppo grande”.