Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Stefania Russolillo, la 47enne indagata per l’omicidio di Rosa Gigante, mamma di Donato De Caprio. Nel corso dell’udienza di convalida del fermo che si è tenuta al carcere di Poggioreale, la donna ha preferito non replicare alle domande poste dal Gip Tommaso Perrella.
“Stefania è molto provata e confusa. Sta vivendo una situazione di forte disagio. Da martedì non vede i familiari, oggi forse riuscirà a incontrarli” – ha spiegato l’avvocato della 47enne, come rende noto Il Corriere del Mezzogiorno.
Stando a quanto si apprende, la 47enne soffrirebbe di gravi problemi psichiatrici e, poco dopo l’accaduto, nel corso del primo interrogatorio avrebbe fornito una parziale confessione, seguita da svariati “non ricordo” e negando di aver ucciso la 72enne.
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Al momento sono due le piste vagliate dagli inquirenti: quella della lite degenerata in tragedia, per futili motivi legati alla posta, e quello di un tentativo di furto messo a segno in compagnia di un complice. Quest’ultima tesi pare convincere maggiormente anche i familiari della vittima.
E’ stato lo stesso Donato De Caprio, il salumiere influencer nonché figlio della vittima, a rivelare, nel corso della sua ospitata alla trasmissione Porta a Porta: “Mia mamma è una non vedente, chiusa in casa con le mandate, apre solo a me e mia sorella. In quella fascia oraria è sempre sola però c’è mia moglie che le porta le chiavi mie. Non so come ha fatto ad entrare, mia mamma quando io la vado a bussare si deve prima sistemare e poi apre”.
In più ha aggiunto: “Può darsi pure che mia madre avrà aperto e l’hanno poi rinchiusa. La fede di mia mamma, che aveva al dito, non si trova. Come si fa ad odiare una persona come mia mamma? Non ha ucciso solo mia madre, ha ucciso tutta la mia famiglia”.