Questa mattina i carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno avviato un blitz a Poggiomarino, in provincia di Napoli, attuando un sequestro preventivo a carico di 10 indagati, accusati di aver percepito indebitamente il Reddito di Cittadinanza: si tratterebbe di una truffa del valore di oltre 60 mila euro, perpetrata dal maggio 2019 fino al marzo 2021.
Sarebbero 10 gli indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata per aver percepito mensilmente, pur non avendone diritto, il Reddito di Cittadinanza. Nessuno di loro presenterebbe tutti i requisiti necessari per ottenere il beneficio, eppure la somma complessiva ottenuta in maniera indebita ammonterebbe a 60.720, 45 euro.
Soldi ottenuti nel lasso di tempo compreso tra i mesi di maggio 2019 e marzo 2021. I militari, giunti sul posto, hanno effettuato diverse perquisizioni ed eseguito le misure cautelari di sequestro preventivo di beni, disposte dal gip su richiesta della procura di Torre Annunziata.
Continua, dunque, il fenomeno dei “furbetti” del Reddito che il nuovo Governo intende contrastare con l’abolizione del tradizionale impianto che dovrebbe lasciare il posto alla MIA (Misura di Inclusione Sociale), il nascente sussidio contro la povertà che dovrebbe prevedere un importo massimo di 500 euro mensili per i beneficiari.
La misura, stando a quanto si apprende, dovrebbe divenire operativa a partire dagli inizi di settembre ma andrà a coprire una platea limitata di beneficiari: le famiglie povere senza persone occupabili (ovvero composte da almeno un minorenne o un anziano over 60 oppure un disabile) e quelle povere con soggetti occupabili (con almeno un soggetto tra i 18 e i 60 anni).
Per entrambe le categorie, tuttavia, la Mia andrebbe ad introdurre importi inferiori a quelli erogati attraverso il Reddito di Cittadinanza, riducendo allo stesso tempo la durata dell’incentivo: i non occupabili andrebbero a percepire non oltre 500 euro al mese mentre per le persone in grado di lavorare l’importo sarebbe limitato a 375 euro.