VIDEO/ Vergogna Udine, tifosi del Napoli aggrediti a fine partita. Le immagini
Mag 05, 2023 - Stefano Esposito
Scontri a Udine
La serata di Udine ha regalato lo storico terzo Scudetto al Calcio Napoli dopo 33 anni dall’ultimo titolo conquistato il 29 aprile 1990 allo Stadio Maradona in uno storica partita vinta per 1-0 contro la Lazio grazie a un gol di Marco Baroni.
Purtroppo però la serata vissuta alla Dacia Arena ha vissuto un epilogo censurabile che poteva avere conseguenze ben peggiori se non ci fosse stato il pronto intervento delle forze dell’ordine.
Al fischio finale della partita, infatti, i tifosi azzurri presenti sul campo per la tipica invasione pacifica di celebrazione della vittoria del campionato, sono stati letteralmente aggrediti da un gruppo di supporters friulani.
Una vera e propria caccia al napoletano a colpi di cintura, calci e pugni. Attimi di tensione che hanno costretto la Polizia agli straordinari. Dopo interminabili minuti di panico, con donne e bambini a cercare una via di fuga, la situazione è tornata alla normalità. Si contano circa quindici feriti.
Scontri Udinese-Napoli, la promessa di vendetta dei tifosi friulani
Nei giorni scorsi gli Ultras dell’Udinese avevano diramato un comunicato minaccioso, nel quale di fatto promettevano vendetta in caso di festeggiamenti. Questo il testo: “Non abbiamo mai permesso a juventini, milanisti e interisti di festeggiare nella nostra città. Allo stesso modo, a maggior ragione, non sono graditi né tollerati festeggiamenti di alcun tipo da parte dei napoletani. Udine è solo bianconera. Rispetto”.
In un video diffuso in rete, è evidente la disparità di intenti tra le due tifoserie: il popolo azzurro intento a festeggiare, i frustrati supporters friulani a cercare lo scontro. Immagini che sorprendono poco: una squadra del Sud, bistrattata ed offesa quotidianamente, che festeggia lo Scudetto nella città più a nord del paese. Impensabile, eppure è successo. Al Napoli ed ai napoletani rimarrà la gloria eterna del tricolore, ai friulani una anonima salvezza e un’immagine indelebile stampata nella mente che difficilmente vivranno in prima persona.