Circa settecento persone oggi pomeriggio sono andate alla famosa libreria Guida a Port’Alba per approfittare della grande svendita causa chiusura di una delle istituzioni culturali di Napoli, amata tanto da Benedetto Croce e Patrimonio Culturale d’interesse nazionale.
L’apertura era prevista per le ore 16.30 ma già prima delle 15 la libreria ha accolto gente. La grande folla ha obbligato gli addetti a prendere nome e cognome di chi voleva entrare. Circa in duecento sono entrati perché il loro nome era sull’elenco, poi sono stati distribuiti cinquecento numeri.
Molti sono andati via dopo una lunga attesa, promettendo di ritornare domattina presto, molti altri sono rimasti nella speranza di concludere qualche buon affare visto che molti libri vengono praticamente regalati con uno sconto del 70%. Altra gente ancora, invece, pur se sprovvista di numero, ha deciso di attendere, come un congiunto che vuole stare fino all’ultimo vicino al caro defunto.
Dei giovani hanno urlato degli slogan a favore della cultura e contro chi non ha fatto nulla per impedire la chiusura di un grande patrimonio culturale. «È un simbolo della nostra cultura, non può finire così», ha detto un anziano con tanta rabbia.
Peccato che ha sbagliato tempo verbale. Guida non è più un simbolo, purtroppo lo era.