Sulla scia dei precedenti weekend primaverili, Napoli si conferma la meta preferita in assoluto degli italiani anche per il ponte del 2 giugno, preparandosi ad accogliere ancora migliaia di turisti. A rivelarlo è un’indagine condotta dalla nota piattaforma di prenotazione online Booking.
In occasione della Festa della Repubblica saranno tanti i turisti italiani e stranieri che affolleranno le vie della città per goderne delle bellezze paesaggistiche, culturali e culinarie ma anche per immergersi a pieno nell’atmosfera di festa che, con la vittoria dello scudetto, si respira in città.
Napoli occupa il primo posto della classifica stilata da Booking, seguita da Rimini che si piazza al secondo posto. Le due città battono Roma, Verona e Firenze, rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto. Per chi, invece, si sposterà all’estero ha scelto come meta prediletta la romantica Parigi, seguita da Barcellona, Madrid e Vienna.
“La conquista dello scudetto e il passaggio del Giro d’Italia hanno contribuito ad aumentare l’appeal di Napoli. Il dato di Booking premia la città e orienta la nostra programmazione istituzionale in ambito turistico a migliorare i servizi affinché questo primato sia duraturo“ – ha commentato l’assessore al Turismo Teresa Armato a Il Corriere del Mezzogiorno.
“Nelle festività pasquali abbiamo registrato 250mila turisti, dal ponte del 25 aprile ai giorni della festa scudetto oltre 400mila, con un aumento da mesi di media notti trascorse in città, pari a 4. Meta imperdibile del 2023 per il Times, Napoli sta vivendo una stagione indimenticabile, complice soprattutto la riscoperta dell’identità della città. Lo storytelling reale che i viaggiatori italiani e stranieri stanno imparando a conoscere”.
“Chi viene in città la vive in pieno, oltre i classici tour si spinge in itinerari insoliti, chiede alle guide , ai concierge degli hotel, agli operatori dell’extralberghiero dove poter vivere ‘un’esperienza’ ed è su questo che dobbiamo puntare nella nostra programmazione, che deve essere più inclusiva e abbracciare un pubblico più ampio in termini generazionali e valorizzare la Napoli policentrica“ – ha concluso.