A distanza di quasi 8 mesi dal parziale crollo di Villa d’Elboeuf e del muro di contenimento, rovinato poi sui binari della tratta Napoli-Torre Annunziata causandone l’interruzione, qualcosa pare inizi a muoversi nel concreto. Rete Ferroviaria Italiana ad inizio agosto comunicava di aver avviato, il 6 agosto, i lavori di realizzazione di un tunnel artificiale con lo scopo di mettere i treni al riparo da eventuali ulteriori crolli. Il progetto, approvato dal Comune e dalla Sovrintendenza, consiste nel costruire un tunnel metallico temporaneo lungo il tratto adiacente all’edificio fatiscente e la sua durata è di circa 3 mesi, i quali comprendono anche le opere conseguenziali per la messa in esercizio della linea più antica d’Italia.
Rfi, dopo aver provveduto a spostare tutte le linee elettriche aeree, si appresta ad iniziare i lavori. Il via libera definitivo per il progetto arriva dopo la decisione del Tar della Campania, relativa all’udienza del 25 settembre, di rigettare un’istanza cautelare presentata dalla Invest srl, la quale si opponeva agli interventi preliminari avviati da Rfi per la riattivazione della tratta. In un comunicato stampa è scritto che <<la riapertura in sicurezza della linea ferroviaria potrà avvenire con la fine dell’autunno>>.
UN PASSO INDIETRO– Immediatamente dopo il crollo del 5 febbraio il Comune di Portici emise un’ordinanza indirizzata alla Invest srl, proprietaria dell’edificio, per gli interventi di messa in sicurezza. La società, tuttavia, rispose con un ricorso al TAR all’Ordinanza Sindacale sostenendo che in data del crollo essa non fosse nel possesso effettivo della struttura in quanto, pur essendone proprietaria, il giudice fallimentare non aveva di fatto consegnato l’edificio alla società.
I PROGETTI DI INVEST– Al termine delle perizie per il procedimento in corso al Tar della Campania, a fine giugno si è svolta, al Comune di Portici, una Conferenza dei servizi per l’autorizzazione di Comune, Rfi e Soprintendenza agli interventi di messa in sicurezza a cura di Invest srl. In questo frangente la società di Nola chiese a Rete Ferroviaria Italiana la possibilità di installare un ponteggio sulla sede ferroviaria. Rfi accettò le richieste a patto di una fideiussione di 1 milione di euro (a garanzia di danni eventuali, per le spese dello spostamento delle linee aeree e per la realizzazione di un transito alternato dei treni). La Invest fece presente a Rfi che realizzando il ponteggio, essa avrebbe potuto evitare di realizzare il tunnel e avrebbe sostenuto spese minori. Le due parti, di conseguenza, furono d’accordo ad una riduzione netta delle cifre sulla fideiussione (300/400 mila euro).
Dopo tale disponibilità di Rfi la Invest srl non ha mostrato più alcun cenno di interesse. Inoltre circa un mese fa la Invest aveva anche protocollato al Comune un progetto di risanamento e messa in sicurezza della struttura comunicando di iniziare gli interventi di pulizia degli ambienti crollati interni ed esterni. Tuttavia a seguito di ciò la Sovrintendenza ha comunicato agli uffici comunali che la Invest srl avrebbe dovuto provvedere, prima della pulizia, a produrre una documentazione fotografica delle zone di intervento ed un rilievo puntuale della struttura al fine di poter controllare e verificare se nel corso della pulizia fossero andati distrutte opere o stucchi di interesse storico. Il comune ha quindi notificato alla Invest la sospensione dei lavori in attesa della produzione degli elaborati richiesti dalla Sovrintendenza.