L’addio a Giulia Tramontano: una grande fiaccolata per lei e il suo Thiago


Ha indignato l’Italia intera l’omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza uccisa dal compagno al settimo mese di gravidanza, originaria di Napoli e più precisamente della sua Sant’Antimo che il prossimo 8 giugno la ricorderà con una grande fiaccolata per dire basta alla violenza sulle donne.

Giulia Tramontano, a Napoli e Roma fiaccolata per la ragazza uccisa

In memoria di Giulia domani, 7 giugno, si terrà una fiaccolata a Roma, in partenza da Piazza degli Apostoli alle 19:30. Si tratta di un’iniziativa organizzata da Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali, che vedrà la partecipazione del deputato Francesco Emilio Borrelli.

Nel nome di Giulia saranno ricordate tutte le donne che hanno perso la vita in simili circostanze, oltre ad invocare fortemente la certezza delle pene per chi commette crimini così efferati. In questo caso, a stroncare la vita della 29enne e del suo bambino che di lì a poco sarebbe nato, è stato Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio.

LEGGI ANCHE
Pugnala Giulia e il piccolo Thiago, poi confessa: “L’ho uccisa senza motivo”
“Quanta gioia di diventare mamma, avevi preso il corredino”: il dolore di Sant’Antimo per Giulia

Giovedì, 8 giugno, sarà invece la volta di Sant’Antimo, dove Giulia era tornata poche settimane prima della tragedia per acquistare le ultime cose per il suo piccolo Thiago: la popolazione scenderà in strada dando inizio alla fiaccolata dedicata a lei e al suo bambino. L’appuntamento è alle 19 nei pressi della Villa Comunale del Rio.

“La fiaccolata a Roma e quella che si terrà giovedì 8 giugno a Sant’Antimo sono un gesto di vicinanza alla famiglia di Giulia e alla sua comunità. Saranno anche manifestazioni in ricordo di tutte le donne vittime di femminicidio e di violenza” – ha dichiarato Borrelli.

“E’ doveroso prendere parte a queste iniziative che si prefiggono di sensibilizzare la popolazione e le istituzioni stesse, questione fondamentale perché è proprio l’incapacità di guardare alla gravità del problema. Occorre una rivoluzione vera e propria a livello culturale, giuridico e penale. Quindi, per cominciare, chi commette tali efferati delitti deve scontare il resto dei propri giorni in carcere” – ha concluso.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI