Una forte attrazione nei confronti della nuora avrebbe spinto Raffaele Caiazzo ad “inventarsi” una relazione tra lei e il cognato per spingere il figlio a lasciarla, finendo poi per dare vita ad un duplice omicidio, quello avvenuto a Sant’Antimo: è questa la versione fornita da Anna Caiazzo, figlia dell’uomo ritenuto responsabile dell’uccisione di suo genero e sua nuora, Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane.
In quella tragica mattinata, il suocero avrebbe stroncato la vita prima di Luigi, 29enne, poi di Maria Brigida, 24enne, recandosi direttamente all’interno della sua abitazione. Poco dopo si sarebbe consegnato ai carabinieri confessando parzialmente l’omicidio.
Pare che l’uomo fosse convinto che entrambi i ragazzi tradissero i loro figli: avrebbe, infatti, sostenuto di averli visti più volte in atteggiamenti intimi. Una relazione extraconiugale che, tuttavia, non troverebbe riscontro nei fatti: al contrario sembra che in nessuna delle coppie ci fossero problemi del genere.
A confermarlo, a Il Corriere del Mezzogiorno, è Anna, figlia di Caiazzo nonché vedova di Luigi: “Sono convinta che l’uccisione di mio marito sia un estremo atto di gelosia di mio padre, che poi è andato a casa di mia cognata uccidendo anche lei. Era convinto che, andando in carcere, non gli sarebbe stato più permesso di vederla e di starle vicino”.
“Mio padre da qualche tempo sosteneva in famiglia che mio marito avesse una relazione con Brigida. Questa sua convinzione lui l’ha spesso esternata nonostante sia io che Alfonso (il fratello gemello, ndr) gli abbiamo detto più volte che a noi non risultava, che era solo una sua fissazione“.
“In famiglia ci siamo convinti che mio padre avesse perso la testa per Brigida, assolutamente non ricambiato da lei, e che questa situazione fosse all’origine della sua gelosia nei confronti della ragazza. Sperava che Alfonso la lasciasse per potersi mettere con lei, ne sono convinta. Domenica scorsa ha fatto a Brigida una mezza scenata di gelosia dopo che le si era avvicinato un nostro parente”.
“In questi ultimi mesi, per il suo comportamento, ho smesso di parlargli. Non avrei mai pensato che potesse fare una cosa del genere, anche se in queste ultime settimane ha detto alcune volte a me, a mio marito e ad altri familiari che avrebbe ucciso Luigi se non avesse confessato la sua relazione con Brigida” – ha concluso Anna, affranta dal dolore.