Si notano i segni della malattia sul volto e nella voce di Silvio Berlusconi nell’ultima apparizione video diffusa sui suoi social, poco prima delle elezioni amministrative e a poche settimane dal decesso, sopraggiunto in mattinata. L’ex Premier si è spento dopo aver combattuto a lungo contro una leucemia mielomonocitica cronica.
“Un saluto affettuoso a tutti, io sono purtroppo ancora all’ospedale San Raffaele ma per voi ho messo anche giacca e camicia. Spero di uscire presto da qui, e mi raccomando, andate a votare” – queste le sue parole pronunciate durante il videomessaggio rivolto agli italiani in cui il leader di Forza Italia si è mostrato visibilmente debilitato.
Nonostante l’aggravamento delle sue condizioni, l’ex Premier ha portato ugualmente avanti la campagna con forza e coraggio, mostrandosi al pubblico in giacca e camicia, dispensando sorrisi affettuosi, direttamente dal suo letto d’ospedale.
“Per la prima volta, dopo un mese, sono qui da voi con camicia e giacca. Qualche notte fa, qui al San Raffaele mi sono svegliato improvvisamente con una domanda in testa che non riuscivo a mandare via: come mai sono qui? Ma che ci faccio qui? Che cosa sto combattendo? Vicino a me vegliava la mia Marta Fascina, anche lei a porsi la stessa domanda” – aveva detto dopo essersi sottoposto ad un intervento chirurgico.
“Lei mi disse siamo qui perché hai lavorato tanto, forse troppo, ti stai impegnando molto per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà. Un compito importante mi attende, per questo non mi sono mai fermato, neanche questa settimana. Ho lavorato alla nuova organizzazione del partito e per questo ora sono pronto a lavorare con voi, a combattere con voi le nostre battaglie”.
C’è poi l’ultimo post, risalente al 20 maggio, in cui Berlusconi annuncia: “Cari amici, dopo 45 lunghi giorni, sono finalmente tornato a casa e il mio ritorno ha riscaldato i cuori della nostra grande famiglia. Una emozione incredibile, un grande sollievo”.
“È stato un periodo angoscioso e difficile ma dopo il buio ho vinto ancora. Grazie a Dio e a tutti voi che non mi avete fatto mai mancare la vostra vicinanza, il vostro calore e il vostro affetto. Non mi sono mai sentito solo e ho continuato a nutrire speranza e fiducia. L’incubo è finito e, dopo aver letto i tantissimi messaggi di auguri ricevuti, mi sento di ringraziare ognuno di voi che ha ritenuto di dedicarmi un pensiero affettuoso. Viva la vita, sempre”.