Non ce l’ha fatta Pasquale Cosenza, l’operaio di Portico di Caserta che lo scorso venerdì è precipitato nel vuoto mentre era al lavoro sul tetto di un capannone a Capua: dopo giorni di ricovero è morto a soli 38 anni.
Subito dopo il tragico incidente, l’uomo era stato ricoverato d’urgenza in ospedale, dove i medici hanno tentato in tutti i modi di salvargli la vita. Le lesioni riportate durante la caduta, tuttavia, si sarebbero rivelati fatali, troppo gravi per impedire al cuore di Pasquale di smettere di battere.
Intanto proseguono le indagini sulla dinamica della vicenda per ricostruire le cause che avrebbero portato il 38enne a perdere l’equilibrio e cadere dal tetto del capannone. Resta il dolore di un’intera cittadinanza per un padre che non potrà più rivedere la sua bambina, di appena un anno, né sua moglie.
“Ragazzi come lui non ne esistono più. Grandissimo lavoratore, serio e attaccato alla famiglia. Quante mangiate, bevute. Quel tuo modo particolare di fumarti la sigaretta. Ultimamente ci vedevamo di nuovo tutti i giorni. Potrei scrivere milioni di cose ma sarebbe inutile” – è il messaggio di un amico diffuso sui social.
“Ho avuto modo di conoscerti e viverti per un bel periodo dove ne facevamo di tutti i colori. Ragazzo umile e dal cuore d’oro, sempre pronto a darti una mano nel momento del bisogno. La vita a volte è ingiusta e con te lo è stata. Appena sposato e con una bimba di un anno, non doveva andare proprio così. Riposa in pace grande uomo e amico di tutti” – scrive un’altra amica.
“Pasquale, amico mio, oggi ho capito ancora di più il significato della parola ingiustizia. Perché la vita con te è stata ingiusta. Un ragazzo dal cuore d’oro, sempre con il sorriso. Non ci sono parole davvero. Grazie per tutto l’affetto, per la stima che hai sempre nutrito nei miei confronti. Continua a starci accanto da lassù, veglia sempre su tua moglie e la tua bellissima bambina” – si legge in un ulteriore post.