Il gioco della Lamborghini uccide un bimbo: per i genitori degli youtuber “è una bravata”
Giu 16, 2023 - Veronica Ronza
Bimbo morto a 5 anni in un incidente stradale: degli youtuber stavano girando un video a bordo di una Lamborghini
La pericolosa challenge social avviata dai The Borderline, gruppo di giovanissimi youtuber, che ha causato la morte di un bambino di soli 5 anni, sarebbe stata definita una semplice bravata dai genitori dei 20enni che si trovavano alla guida della Lambroghini.
La challenge dei The Borderline con la Lamborghini: per i genitori è una bravata
I quattro ragazzi, protagonisti del canale Youtube da 600 mila followers, dedicato a video estremi e sfide social, avrebbero noleggiato un’automobile di lusso per lanciare un nuovo contenuto: vivere 50 ore in una Lamborghini, alternandosi al volante.
Dopo aver lanciato alcuni filmati, vantandosi delle potenzialità e del valore economico della vettura, avrebbero dato il via alla folle “impresa” andando a schiantarsi, poco dopo, contro una Smart con a bordo una madre e i suoi due bambini piccoli. Per uno di loro, Manuel, purtroppo non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. La mamma e la sorellina, invece, sono finite in ospedale.
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Un dramma familiare che, però, per i genitori dei ragazzi incriminati sarebbe una semplice bravata. Giunti sul luogo della tragedia subito dopo l’incidente, infatti, alcuni testimoni avrebbero notato in loro atteggiamenti rassicuranti nei confronti dei figli.
“Abbiamo sentito che rassicuravano i figli e gli ripetevano che era stata solo una bravata, che si sarebbe risolto tutto” – ha raccontato Valerio, dirigente dell’asilo nido che frequentava Manuel, in un’intervista rilasciata a La Repubblica.
Dimenticano, forse, che per il piccolo Manuel e i suoi genitori non c’è proprio niente da risolvere: il loro bambino non tornerà mai più, nulla sarà più come prima e tutto per una banale e pericolosa moda social. Attualmente il principale indagato di omicidio è Matteo Di Pietro, il ragazzo alla guida dell’auto al momento dello schianto nonché fondatore del gruppo. Stando all’ultimo aggiornamento, sarebbe risultato positivo ai cannabinodi.
Vito, Giulia e Leo sono gli altri membri che si trovavano con lui e che rischiano l’accusa di concorso qualora venisse accertato che nelle fasi precedenti all’incidente stessero girando un video incitando il ragazzo alla guida.