De Laurentiis: “Voglio la finale di Champions. Ho mentito sul casting, ho scelto subito Garcia”


Il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore azzurro Rudi Garcia, organizzata nella magnifica cornice del Museo di Capodimonte. Il patron di Filmauro ha spiegato cosa l’ha convinto ad ingaggiare il francese per sostituire Luciano Spalletti, il tecnico che ha condotto i partenopei alla conquista dello storico terzo Scudetto.

De Laurentiis: “Ci ho messo 11 giorni a scegliere Rudi Garcia”

“Io non ho fatto un casting molto lungo, l’ho fatto credere a voi così vi sareste scervellati. Mi sono impegnato per tre settimane sulla festa scudetto, è stato tutto un generoso dare alla città, che lo meritava, perché non ci sembrava che la festa iniziata con Napoli-Fiorentina fosse sufficiente. Abbiamo voluto organizzare qualcosa che sulla Rai ha raggiunto grandi risultati in termini di share. Questa cosa ci è piaciuta molto e vogliamo farla ancora meglio negli anni prossimi”.

“Il 5 giugno ho iniziato a pensare al nuovo allenatore. Quindi ci ho messo 11 giorni. Ho cominciato a vedere la mappa che avevo dato in pasto a voi e ho iniziato a selezionare chi giocava con successo con il 4-3-3. Molti di quelli che vedevo avevano o un 4-2-3-1 o un 3-4-3, alcuni un 4-4-2. Per me era fondamentale lasciare l’assetto attuale”.

De Laurentiis: “Sapete quanto tengo alla Champions League. Voglio la finale”

“Volevo trovare un allenatore che con il 4-3-3 avesse già fatto strike: dopo aver visto che Rudi per due volte a Roma è arrivato secondo e che il primo anno aveva iniziato con 10 vittorie di fila, ho pensato che questo signore facesse al caso nostro. Poi ho visto anche che con il Lione aveva sfiorato qualcosa di importante in Champions, e sapete quanto tengo alla Champions, anche se è un torneo al quale sono contrario per come è organizzato”.

“La Champions è un parterre che mi permette di aumentare la riconoscibilità e l’importanza del brand Napoli nel mondo. Poi abbiamo sempre giocato il ruolo dell’innovatore. Avete visto che l’ho fatto anche con lo sponsor tecnico. Cerchiamo di cambiare questo calcio, ma non è facile: bisognerebbe cambiare il cervello di troppe persone”

“Lo scudetto è stato un fatto iniziatico mi auguro. Lo avevamo cercato prima, finalmente ce l’abbiamo fatta e mi auguro che sia l’inizio di un percorso che la città di Napoli merita. Ora l’obiettivo è di riuscire a ripeterci. Poi speriamo di arrivare in finale di Champions, poi uno se la gioca: io ci metterei la firma”


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