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Meraviglia a Napoli, riapre il Cimitero delle Fontanelle: sarà gestito da giovani cittadini

Riapre il Cimitero delle Fontanelle, un luogo di culto e mistero situato nel Rione Sanità di Napoli che sarà gestito dalla cooperativa La Paranza. L’annuncio è stato diffuso sulla pagina social del sito.

Riapre il Cimitero delle Fontanelle di Napoli

“Condividiamo con voi una notizia straordinaria. La cooperativa La Paranza ha vinto il bando per la gestione del Cimitero delle Fontanelle! Non ci sono le parole per descrivere questo momento storico così intenso. Per il momento non possiamo dirvi di più, ma presto vi faremo sapere tutto. Intanto ci godiamo la gioia di questa vittoria che ci permetterà di creare nuove opportunità per tutta la comunità delle Fontanelle, al Rione Sanità di Napoli” – si legge sulla pagina del Cimitero delle Fontanelle.

“Grazie al partenariato speciale pubblico privato che sarà stipulato con il Comune di Napoli e al progetto di valorizzazione presentato, finalmente riapriremo un altro luogo della nostra identità. A vincere non è solo la nostra cooperativa, ma l’intera Comunità di Patrimonio del Rione Sanità. Non potevamo inaugurare questa pagina con un post migliore”.

La gestione sarà affidata alla cooperativa che, con ampio successo, si occupa già delle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso. Proprio un anno fa i giovani membri del gruppo erano stati premiati dall’Unione Europea per il recupero del Rione Sanità rientrando tra i vincitori del Patrimonio Culturale/ Europa Nostra Awards 2022 con il trionfo nella categoria “Heritage Champion”. Il sito dovrebbe essere riaperto entro Natale, come annunciato dal sindaco Gaetano Manfredi.

Il cimitero delle fontanelle e il culto delle anime pezzentelle

Il sito napoletano è conosciuto soprattutto per il culto delle anime pezzentelle. L’enorme apogeo, adibito ad ossario, è infatti in assoluto il luogo destinato alle anime del Purgatorio affermandosi, da fine ‘800 al 1969, meta di un culto per alcuni quasi pagano, per altri dettato dalla pietas nei confronti delle anime dei defunti. Ciò spingeva le donne del popolo ad adottare un teschio (la capuzzella) e a pregare per l’anonimo defunto (anima pezzentella, cioè abbandonata) affinché, una volta giunto in paradiso, potesse concedere grazie come segno di riconoscenza.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre