La professoressa Cinzia Paolina De Lio è riuscita a non lavorare per 20 anni su 24 complessivi di servizio. È la storia dei record si una insegnante di Storia e Filosofia che ha inviato al Ministero più di cento certificati in oltre due decenni, ma che alla fine è stata licenziata per la sua preparazione che gli ispettori del Miur hanno giudicato assolutamente insufficiente. Tesi accolta dalla Corte di Cassazione che quindi ha reso definitiva la cessazione del rapporto di lavoro.
Nonostante il licenziamento della professoressa di Chioggia sia fondato su altre motivazioni, quello che ha colpito è stata la capacità di assentarsi dal lavoro per ben due decenni. Cinzia Paolina De Lio era stata destituita nel 2017 per “incapacità didattica”, “inettitudine permanente”, e “incompatibilità con l’insegnamento”. L’anno successivo il Tribunale di Venezia l’ha reintegrata, ma la Corte d’Appello l’aveva nuovamente destituita. Una sentenza della Corte di Cassazione l’ha destituita definitivamente ed ha messo la parola fine ad una vicenda che sembra una barzelletta, ma non lo è affatto.
Dal quotidiano La Repubblica si apprende che l’insegnante nel corso di questi 24 anni ha inviato al Ministero dell’Istruzione “67 certificati di assenze per malattia, 2 assenze per infortuni sul lavoro, 16 permessi per motivi personali, 3 interdizioni per motivi di salute, i congedi per la maternità e l’allattamento e quelli per la salute del figlio, 7 periodi di congedi parentali retribuiti, 24 per assistere familiari portatori di handicap vari, 5 esoneri per la partecipazione a corsi di formazione. In totale le assenze giustificate ammontano a più di 100“.
Cinzia Paolina De Lio, contattata dallo stesso quotidiano, ha risposto che dirà la sua verità, “ma non ora perché sono al mare”. Sembra che la docente sia diventata di ruolo nel 2001 e che nel corso del tempo abbia insegnato in diversi istituti della penisola. Suo marito, secondo quanto si apprende, sarebbe un ufficiale della Guardia di Finanza e quindi soggetto ad trasferito piuttosto di frequente.
De Lio risulta essere anche una giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti. Nel 2011, nel rispondere al collega Gian Antonio Stella che riguardava il tema dell’assenteismo, scriveva così: “Replico da giornalista, come lui, che a differenza sua non ha mai vissuto nell’Iperuranio Platonico, ma si è sempre guadagnata il pane facendo l’insegnante”.