Non è passata inosservata la strana colorazione che ha assunto il mare di Napoli nel corso del weekend, a metà tra il verde e il marrone, ricoperto da melma e schiuma biancastra. Diversi sono gli studiosi che si stanno interrogando sul perché del repentino cambiamento, mentre si attendono i rilievi ufficiali dell’Arpac.
Uno scenario del tutto surreale e spiacevole quello che si sono trovati davanti i tanti turisti sbarcati in città o diretti verso le isole del Golfo: la zona della darsena Acton, tra Molo Beverello e Molosiglio, a pochi passi dalle banchine di attracco degli aliscafi, in questi ultimi giorni è apparsa completamente avvolta da un mare di color verde.
Non solo nella zona portuale, la chiazza verdastra si sta estendendo in quasi tutto il litorale napoletano ed anche oggi tanti cittadini stanno continuando ad inviare diverse segnalazioni al deputato Francesco Emilio Borrelli, invocando interventi repentini per il ripristino dei luoghi. Anche nelle ultime ore risulterebbero preoccupanti le situazioni al Molosiglio e al Borgo Marinari.
Le cause di tale sporcizia non sono ancora chiare ma iniziano ad avanzare alcune prime ipotesi. Diversi sono i biologi marini e ricercatori che, già nelle scorse settimane, come reso noto da Il Corriere del Mezzogiorno, avevano evidenziato il rischio del cosiddetto boom fitoplanctonico, la crescita esponenziale di alghe marine, favorita dalle elevate temperature estive.
L’assessore Edoardo Cosenza avrebbe escluso un malfunzionamento dei depuratori che si attiverebbero soltanto in caso di piogge abbondanti, del tutto assenti nelle ultime settimane. Da non sottovalutare nemmeno gli scarichi in mare e la presenza di un grande quantitativo di rifiuti di varia natura.
Non resta che attendere, ora, i risultati dei test effettuati dall’Arpac e mettere in campo le soluzioni più idonee, e soprattutto repentine, per offrire nuovamente a cittadini e turisti un mare degno della città. Un problema che dovrebbe porre l’accento anche su nuovi interventi da attuare per bloccare gli sversamenti illeciti in fiumi, torrenti e mari