Napoli è attesa da una giornata di veementi proteste, che apriranno una settimana infuocata dopo la comunicazione da parte del Governo della sospensione del Reddito di Cittadinanza, dopo l’antipasto offerto lo scorso fine settimana. Venerdì 28 luglio circa 37.000 campani che percepiscono il sussidio hanno ricevuto l’sms che ne ha annunciato l’interruzione. In totale in Italia sono stati in 169.000 a ricevere la notizia così.
Le sedi dell’Inps saranno stamattina prese d’assalto dai 21.500 napoletani che hanno perso il diritto. Da ora in poi, il Reddito di Cittadinanza verrà sostituito con l’assegno di inclusione: 353 euro al mese valido per un anno al massimo, durante il quale i percettori dovranno sostenere dei corsi di formazione finalizzati all’inserimento lavorativo. La categoria di persone che ha subìto il taglio è quella composta da persone under 60, senza minori o disabili inseriti all’interno del nucleo familiare.
Secondo quanto riportato da Il Mattino, la Questura oggi 31 luglio 2023 monitorerà con dei presidi delle forze dell’ordine soprattutto le sedi più complesse da controllare: quelle di Scampia, Afragola, Giugliano e Torre del Greco.
Particolare attenzione anche a via De Gasperi, sede degli uffici Inps nei pressi di piazza Bovio: qui Potere al Popolo ha organizzato un sit-in di protesta. Controlli anche presso le sedi dei Servizi Sociali, questo l’elenco: Pizzofalcone, piazza Dante, corso Garibaldi, via Gianturco, via Gigante, Secondigliano, corso Chiaiano, piazza Giovanni XXIII e via Diocleziano. Qui sono previste resse per via del “nodo eccezioni”: c’è chi infatti potrebbe ancora avere diritto al sussidio per situazioni familiari di disagio (sono 80 mila dei 169 mila totali) come l’emergenza abitativa, la tossicodipendenza o la dispersione scolastica, e secondo l’sms ricevuto dovranno rivolgersi proprio ai Servizi. (tossicodipendenza, dispersione scolastica o emergenza abitativa)