Torna l’incubo baby gang ad Afragola, comune della città metropolitana di Napoli. Come riportato da Salvatore Iavarone, del gruppo Europa Verde Afragola, “i cittadini hanno segnalato in modo molto preoccupato la problematica sicurezza in Villa Comunale. Da diverse settimane una baby gang di ragazzini di circa 13/14 anni sta creando problemi alla comunità, costretta a non frequentare più l’unico spazio vedere della città. Sono stati derubati adulti e bambini, ma anche aggrediti anziani e disabili”.
“Nelle scorse settimane le telecamere non erano funzionanti e sono state allertate, senza nessun risultato positivo, le forze dell’ordine. Sono intervenuti sul posto più volte le volanti della Polizia di Stato, ma i ragazzini agiscono ancora indisturbati. Sono state presentate regolari denunce, ma non si riesce ad intervenire in maniera adeguata per estirpare il problema.
Qualche mattina fa l’aggressione di un anziano, poi di sera quella a due bambini, derubati del cellulare e del pallone. Inoltre l’aggressione verbale ad una donna”.
“Sul posto anche una volante della Polizia di Stato, ma nessun risultato concreto. I ragazzi sono indisturbati in villa, e riescono ad accedere alla villa anche oltre l’orario di chiusura. I fatti si ripetono da settimane e a tutti gli orari, con più casi al giorno.
Fa specie che mentre le massime autorità cittadine, incontrano Ministri e Prefetti per il problema della Criminalità organizzata, non si riesce nemmeno ad intervenire per risolvere il problema di un manipolo di delinquenti di 13 anni in una proprietà pubblica come la villa comunale”.
Queste le parole di Salvatore Iavarone del gruppo Europa Verde Afragola pubblicate quest’oggi sulla relativa pagina Facebook: “Da diversi giorni ho denunciato il totale stato di abbandono, degrado e pericolosità della villa comunale. Diverse le aggressioni subite da anziani, disabili e bambini ad opera di un manipolo di adolescenti cretini e violenti. Questi stupidi continuano ad operare indisturbati. Ieri ho deciso di restare in villa, riprenderli e denunciare tutto alle autorità competenti, che ora hanno un video ( con i volti visibili) per effettuare il riconoscimento e procedere a norma di legge. Non è possibile tollerare questa violenza. È grave che lo abbia dovuto fare io e non chi è preposto a questo, ma non ci siamo sottratti. Ora vedremo se questa storia finisce qui e restituiamo la villa a chi vuole viverla con serenità. Continueremo a seguire la vicenda fino a quando non sarà tutto risolto”.