Una violenta rapina si è verificata a Sant’Antimo, in via Appia, all’interno di una pompa di benzina: 3 giovanissimi hanno fatto irruzione sul posto, puntando le armi contro gli impiegati per scappare via con il denaro, come si evince dal video dei sistemi di sorveglianza recuperato dalle forze dell’ordine.
Si tratta di due 16enni che, con la complicità di un 19enne, sono arrivati in sella ad uno scooter nel piazzale del distributore di carburanti. Tutti incappucciati hanno iniziato a puntare le armi, una pistola e un fucile repliche senza tappo rosso, contro gli impiegati della pompa.
In poco tempo hanno svaligiato l’incasso fuggendo via con il bottino. Momenti di panico per i presenti che hanno assistito alla scena, attendendo poi l’arrivo dei carabinieri della tenenza di Sant’Antimo e quelli della sezione radiomobile di Giugliano in Campania.
I militari dell’arma si sono messi subito sulle tracce dei rapinatori che sono stati ritrovati poco lontano, in un edificio abbandonato. Qui hanno circondato la struttura per poi fare irruzione al suo interno, adottando ogni possibile cautela vista la presenza di soggetti armati.
Dopo una breve e violenta colluttazione, i tre sono stati arrestati. Le armi sono state sequestrate, così come gli scooter utilizzati per il raid, mentre la refurtiva, nascosta addosso ad uno dei 16enni, è stata recuperata. Il ragazzo maggiorenne è stato trasferito presso il carcere di Poggioreale, i due minori al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. Dovranno tutti rispondere dell’accusa di rapina aggravata. Per fortuna non si registrano feriti.
Una vicenda che ha scosso la cittadinanza di Sant’Antimo, colpita negli ultimi mesi da violente tragedie. Prima la morte di Giulia Tramontano, la 29enne che risiedeva proprio lì prima del suo trasferimento a Senago dove è stata uccisa dal compagno, al nono mese di gravidanza. Poi il delitto dei due cognati, Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane, di 29 e 24 anni, per mano del suocero che sospettava una presunta relazione d’amore tra loro.