Rincari sui lidi, la denuncia di una donna: “Ho pagato per scaldare la pasta alla bimba”
Ago 23, 2023 - Veronica Ronza
In un’estate segnata dai rincari, giunge da Bacoli la denuncia di una bagnante che dichiara di aver pagato 1 euro per scaldare la pastina a sua figlia durante la sua giornata di mare, trascorsa in un lido della zona. A diffondere la sua testimonianza, con tanto di scontrino allegato, è stato il deputato Francesco Emilio Borrelli.
Rincari al lido di Bacoli: “Ho pagato per scaldare la pastina a mia figlia”
Oltre ai soldi spesi per l’ombrellone e i due lettini, alla donna sarebbe stata chiesta una moneta di 1 euro per riscaldare il pasto della bambina. Una “spesa” contrassegnata dal regolare scontrino che la ragazza ha diffuso sui social, raccontando la sua esperienza.
“Questo lido è diventato molto caro, addirittura per riscaldare la pastina a mia figlia ho pagato 1 euro, dopo che ho speso 35 euro per due lettini e un ombrellone. Uno schifo” – si legge nel post diffuso sui gruppi social di Pozzuoli e Bacoli.
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La foto dello scontrino in questione è stata inviata anche al deputato Francesco Emilio Borrelli che, dopo aver ricevuto la segnalazione, ha provveduto ad avvertire il sindaco. Proprio il primo cittadino di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, pochi giorni fa aveva condannato un altro episodio.
Ancora nel mirino delle autorità è finito un lido della zona per aver vietato ad una signora della spiaggia libera l’utilizzo dei servizi igienici. A raccontarlo è stato proprio il sindaco attraverso i social: “Abbiamo provveduto a denunciare un lido balneare di Bacoli che si è rifiutato di far utilizzare i propri bagni ad una donna“.
“Motivo? Lei viene dalla spiaggia libera, non può entrare. Una roba allucinante che infanga il buon nome della nostra città. E peggio ancora, infanga molti altri concessionari di arenile che, invece, nella nostra città rispettano le più basilari regole di civiltà. La donna ha potuto accedere ai servizi igienici del lido solo quando stava per sentirsi male. Una sorta di pietà, una sorta di regalo fatto al popolo dal padrone di turno. Squallore puro”.