Era il primo settembre del 2004 quando si annunciava la scomparsa di Denise Pipitone, una bambina di soli 4 anni sparita nel nulla a Mazara del Vallo: la mamma, Piera Maggio, ha voluto ricordare la figlia a 19 anni esatti da quel doloroso giorno.
“Denise, oggi ricorre il 19esimo anniversario del tuo sequestro! 6939 giorni senza di te, senza verità e giustizia. Anni di omertà, ingiustizia, troppa ipocrisia. Carissima Denise, purtroppo ci avevamo visto lungo, non a caso chiedemmo aiuto circa due mesi dopo il tuo sequestro anche ai vertici dello Stato” – scrive Mamma Piera sui social.
“Negli anni le nostre paure si sono concretizzate e un paio di anni fa abbiamo avuto ulteriori conferme. Adesso, oltre al nostro immane dolore ci rimane l’amarezza e tanta rabbia per gli errori di indagine commessi irrecuperabili e per tutto quello che si poteva fare e non è stato fatto. Ti cercheremo sempre fino a prova contraria. Speriamo con tutto il cuore che ovunque tu sia almeno stai bene. Noi non molliamo, la tua famiglia che ti ama tanto”.
Tra presunti avvistamenti, segnalazioni anonime e indagini fallimentari su alcune ragazze, la famiglia di Denise vive un vero e proprio calvario che dura da ormai 19 anni. L‘ultima indagine archiviata risale al dicembre del 2021 a carico di Anna Corona, Giuseppe Della Chiave ed i coniugi romani Antonella Allegrini e Paolo Erba. E’ stata conclusa senza luogo a procedere dopo l’assoluzione in tutti i gradi di giudizio per Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise e figlia di Anna Corona.
Piera Maggio e Pietro Pulizzi avevano lanciato addirittura un appello al boss della mafia, Matteo Messina Denaro, a poche ore dal suo arresto: “Qualcuno cortesemente chieda al boss se in qualche modo ha avuto notizie sul sequestro di nostra figlia Denise. Allo Stato italiano e ai magistrati che si prenderanno carico del capomafia di Castelvetrano, dopo tutti gli accertamenti e le doverose domande di rito al boss”.