L’ultimo saluto a Giovanbattista: funerali e lutto cittadino a Napoli per il 24enne ucciso
Set 04, 2023 - Veronica Ronza
Giovanbattista Cutolo
Si terranno mercoledì 6 settembre i funerali di Giovanbattista Cutolo, il ragazzo ucciso in piazza Municipio all’alba del 31 agosto. In occasione dell’ultimo saluto, il sindaco di Napoli ha proclamato il lutto cittadino.
Funerali di Giovanbattista Cutolo: lutto cittadino per il ragazzo ucciso a Napoli
Il rito funebre sarà celebrato alle ore 15 di mercoledì 6 settembre presso la Chiesa del Gesù Nuovo, presieduto dall’Arcivescovo di Napoli, Monsignor Domenico Battaglia. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino per la giornata, in concomitanza con i funerali del giovane. La seduta del Consiglio Comunale, già convocata per mercoledì, sarà spostata ad altra data.
Un omicidio che ha scosso l’intera cittadinanza quello del giovane musicista, stroncato a colpi di arma da fuoco a soli 24 anni e senza alcun motivo. Aveva appena terminato il suo turno di lavoro quando aveva deciso di fermarsi a mangiare qualcosa in una paninoteca nei pressi di piazza Municipio. Proprio lì il suo gruppo avrebbe iniziato a discutere con un branco di ragazzini.
LEGGI ANCHE
Giovanbattista ucciso a Napoli, il dolore del papà: “I 24 anni più belli della mia vita”
La mamma di Giovanbattista: “Mi farò a pezzi per mio figlio”
Look da gangster, un ghigno sul volto e un tentato omicidio: chi è l’assassino di Giovanbattista Cutolo
Una banale lite, per uno scooter parcheggiato male, degenerata poi in una violenza inaudita: quella che ha messo fine alla vita di Giovanbattista, davanti agli occhi della sua fidanzata. Secondo quanto emerso, il 24enne era intervenuto per difendere un suo amico e mettere fine al litigio.
A confessare l’assassinio un 16enne dei Quartieri Spagnoli, attualmente accusato di omicidio, che nel corso dell’interrogatorio ha fornito la sua versione dei fatti: “C’era chi si difendeva con le mani o i calci, chi ha lanciato uno sgabello o delle sedie. Non volevo uccidere nessuno, solo difendermi quando ho visto l’altro ragazzo venire verso di me con tono minaccioso. Ho avuto timore che potesse succedermi qualcosa, mi sono fatto dare la pistola e ho sparato tre colpi ma non per uccidere”.