In un mondo che continua a rinnovarsi, capovolgendo gli scenari economici e occupazionali, negli ultimi anni si parla sempre più spesso degli ETF (Exchange Traded Funds) destinati ad assumere un ruolo sempre più importante nel panorama finanziario, per questo risulta utile capire cosa sono e come funzionano.
La guida sugli ETF: cosa sono e come funzionano
Nell’attuale contesto globale, gli ETF hanno iniziato ad attirare l’attenzione di numerosi investitori, grazie anche alle potenzialità del web che, attraverso affermate piattaforme online (come XTB) consentono intraprendere azioni in tal senso direttamente online. Prima di immettersi in un percorso finanziario del genere, tuttavia, bisogna conoscere approfonditamente lo strumento per comprenderne il funzionamento, i vantaggi e i rischi connessi ad esso.
L’acronimo ETF sta per Exchange Traded Funds e sta ad indicare un tipo di fondo comune a gestione passiva ma che può essere negoziato in borsa, dando la possibilità agli interessati di avere a disposizione un portafoglio diversificato di attività con un unico investimento. Un’alternativa economica e flessibile rispetto ai classici fondi di investimento che offre l’opportunità di avviare il proprio investimento in cambio di somme del tutto accessibili.
Il funzionamento degli ETF
Si tratta di forme di risparmio a carattere collettivo che replicano fedelmente l’andamento di uno specifico indice o materia prima, seguendo due principali filoni: quello del mercato dei fondi comuni e quello delle azioni. Non essendo fondi a gestione attiva, dunque, gli ETF funzionano secondo il meccanismo del benchmark, rappresentando il riflesso perfetto di ciò che avviene sul mercato: un ETF che replica l’S&P, per fare un esempio concreto, includendo un portafoglio di titoli inclusi nell’indice, ne avrà un rendimento identico.
Per questo motivo diventano sempre più appetibili sulla scena finanziaria ma oltre a decretare rendimenti potenzialmente elevati, non escludono la possibilità di incorrere in eventuali rischi, come tutte le forme di investimento.
Vantaggi degli ETF
Una delle caratteristiche principali che spinge gli investitori verso la realtà degli ETF è il loro basso costo, decisamente inferiore rispetto agli altri fondi comuni di investimento. In più hanno un’efficienza fiscale maggiore in quanto soggetti a distribuzioni di plusvalenze minori, riducendo di conseguenza l’onere fiscale per gli investitori.
Non da meno l’accessibilità del prodotto, che offre buone possibilità di investimento anche a chi si approccia per la prima volta al mondo del trading, così come la flessibilità: gli ETF, proprio come i singoli titoli, possono essere acquistati e venduti durante il giorno. Sposando una dinamica di minimizzazione del rischio, presentano, inoltre, il carattere della diversificazione, mettendo a disposizione dei soggetti un variegato paniere di attività.
Come investire negli ETF
Prima di imboccare la strada degli ETF bisogna innanzitutto comprendere i propri obiettivi di investimento. Questi, infatti, rappresentano la scelta ideale per chi è intenzionato a maturare col tempo potenziali fonti di guadagno abbracciando un tipo di investimento a lungo termine. Maggiore sarà il tempo trascorso, maggiori saranno anche le probabilità di ottenere rendimenti migliori.
Il primo passo da fare consiste in un’attività di studio e ricerca per valutare l’andamento delle prestazioni degli ETF e indirizzare la propria scelta affidandosi ad un broker affidabile e regolamentato dalle autorità finanziarie.
Sfruttando una delle peculiarità principali degli ETF, è importante differenziare il proprio portafoglio , investendo in settori e attività diverse, così da limitare i rischi ottenendo ritorni più stabili. Monitorando l’andamento degli ETF sarà possibile anche apportare le opportune modifiche, perseguendo i propri obiettivi di investimento.