La continua frustrazione dei cittadini di Torre del Greco dovuta ai disagi nei trasporti pubblici ha spinto la Federconsumatori a fare un appello al comune: la richiesta principale è quella di mettere in pratica il lungamente atteso Piano Trasporti e di rendere obbligatorie le corse dei taxi collettivi verso le periferie della città.
I cittadini di Torre del Greco, quotidianamente alle prese con ritardi e cancellazioni delle corse degli autobus di linea che collegano il centro cittadino alle periferie, hanno deciso di passare dalle parole ai fatti: gli abitanti di zone come via Ruggiero, Camaldoli, Montedoro o Cappella Bianchini, tra le zone periferiche più colpite da questa annosa situazione, si sono rivoli alla Federconsumatori per far sentire la loro voce.
Linda Di Donna, responsabile dell’ufficio legale dell’associazione che tutela i consumatori a Torre del Greco, ha affermato: “Ogni giorno riceviamo segnalazioni di ritardi nelle corse o addirittura interruzioni di servizio degli autobus di linea che collegano il centro con le periferie. Un disagio continuo che penalizza lavoratori e residenti che non hanno alternative ai vetusti pullman Eav. È un calvario dal quale dobbiamo porre fine“.
La Federconsumatori ha già iniziato a discutere la questione con il vicesindaco di Torre del Greco, Michele Polese, e il comandante della polizia municipale Salvatore Visone. L’organizzazione sta sollecitando le autorità competenti a intervenire immediatamente e a valutare l’opportunità di potenziare i servizi di taxi collettivi verso le periferie, rendendo obbligatorie queste tratte.
Due servizi che coesistono da sempre, e non per forza pacificamente, sul territorio torrese: i “pulmini”, ovvero i taxi collettivi, che lavorano offrono un servizio a dir poco “borderline“, ai margini dell’accettabile in un paese occidentale, e gli autobus di linea, gestiti da EAV (la stessa società cui è affidata la Circumvesuviana) la cui affidabilità è a livelli minimi, stando a quanto lamentato dai cittadini delle periferie e non solo.
La questione accende un importante riflettore sulla viabilità a Torre del Greco, paralizzata da mesi a causa di importanti arterie chiuse: Corso Umberto I, per il crollo della palazzina del 16 luglio e via Piscopia, sempre per cause legate alla staticità dei fabbricati. A queste, si aggiungono le temporanee chiusure per cantieri, lavori stradali, interventi alle reti idriche ed elettriche, il tutto in un contesto di viabilità che era da migliorare già quando questi problemi non esistevano ancora.
Sono numerose le segnalazioni di ingorghi e momenti di traffico impazzito che dilatano i tempi di percorrenza dei cittadini torresi. Il trasporto pubblico potrebbe essere un palliativo, un’alternativa a tanti che invece sono costretti all’uso del mezzo privato causando traffico ed inquinamento: ma questa alternativa di fatto non esiste. Per chi non ha la possibilità di usare nemmeno un mezzo di trasporto privato, invece, altro non resta che l’esasperazione.