Il calcio a Napoli non è solo uno sport, non significa guardare dieci ragazzi che corrono dietro un pallone, a Napoli il calcio non si segue, si vive.
Se si prova a parlare con un tifoso partenopeo è facile constatare quanta passione lo lega alla propria squadra, non si tratta di tifo comune, ma di un amore impossibile da spiegare. Una religione,una fede, un legame che unisce in modo indissolubile il tifoso ai colori del Napoli, quei colori, quella maglia che indipendentemente da tutto saranno sempre il pensiero migliore per evadere dalla realtà, l’amore sincero per le proprie origini e in un certo senso, il riscatto sociale che avviene dietro ogni vittoria.
I tifosi del Napoli sono quelli che se la loro squadra vince, ti invitano a festeggiare insieme anche se non ti conoscono, dando sfogo a tutta la loro solarità ed euforia, in caso contrario, qualora ci fosse una sconfitta però, sono quelli che la settimana la passeranno imbronciati e arrabbiati, in attesa di una rivincita.
Tifare Napoli è una conseguenza logica di chi ama la propria terra, il proprio popolo, è un culto che sancisce una devozione che non ha santi in paradiso ma solo in campo e se anche qualche volta si invoca San Gennaro per un miracolo in extremis, lo si fa perchè “Si sa, San Gennaro è tifoso del Napoli e visto che è santo che gli costa?”.
Chiesa, calcio, santi, passione, amore, Napoli, ma cosa hanno in comune tutte queste cose? Apparentemente nulla, ma solo per il momento, perchè basterà aspettare qualche mese e queste parole messe in fila in questo stesso identico ordine, porteranno a qualcosa di diverso. Arriverà a Natale il regalo per tutti i tifosi devoti azzurri, un tempio diverso dallo Stadio San Paolo, un luogo dove poter visitare la storia del Calcio Napoli, un luogo di ‘culto’ per i più appassionati, nella Chiesa di San Giorgio dei Genovesi in via Medina, opera del XVII secolo di Bartolomeo Picchiatti, verrà inaugurato il Museo del Napoli.
L’accordo risalente all’estate 2013 tra la Curia e il Napoli, è finalmente concluso e pronto per aprire i battenti a tutti i supporter partenopei. Un Museo che racconterà la storia di un amore nato l’1 Agosto 1926 e dura ancora oggi, storie raccontate attraverso cimeli, maglie,gagliardetti,foto,figurine, tutti oggetti che ripercorreranno le varie tappe del Napoli, dalla fondazione ad oggi.
La raccolta, curata dall’head of operation del Napoli Alessandro Formisano, con la supervisione del presidente Aurelio De Laurentiis è stata fatta in collaborazione con Dino Alinei e Giuseppe Montanino, fondatori dell’associazione ‘Momenti Azzurri’, che da ottimi collezionisti, conservano un vero e proprio patrimonio azzurro.
Cari tifosi innamorati, Natale non è poi così lontano, in un battito di ciglia arriverà e questa volta il colore predominante non sarà il classico rosso ma l’azzurro che riempirà i cuori di tutti i visitatori del primo museo del Napoli, che per la prima volta nella storia dei club di tutto il mondo sarà allestito in una chiesa, una scelta che volendoci scherzare su, può avvalorare e rafforzare la devozione dei tifosi al calcio Napoli.