La pedonalizzazione di Via Duomo ha portato più danni o cose buone? Le opinioni a riguardo sono molto diverse. C’è chi dice che dopo la chiusura al traffico le cose siano andate meglio e chi, invece, reputa quella scelta una manovra scellerata da parte dell’amministrazione De Magistris.
I negozianti di Via Duomo non hanno mai visto di buon occhio la chiusura al traffico, ma pian piano le opinioni sembrano farsi sempre più morbide e lungimiranti. Ancora oggi, “la strada delle spose“, così chiamata anticamente vista l’alta concentrazione di negozi di abiti da cerimonia, ha tanto da offrire, eppure negli ultimi anni la ripresa economica e sociale della strada stenta a decollare. Ma siamo sicuri che la colpa sia tutta da attribuire a questa storia della ZTL?
Un post pubblicato sulla pagina “Città metropolitana di Napoli” ha provato a dare una risposta a questa difficile domanda. Partendo dall’assunto che Napoli ha sempre qualcosa da offrire, anche quando non te ne accorgi, a guardare con attenzione anche Via Duomo ha i suoi buoni motivi per essere visitata (a piedi). Nove per l’esattezza:
– c’è il museo Madre;
– il museo diocesano;
– la chiesa di San Giuseppe Ruffo;
– il complesso dei Girolamini;
– la chiesa del Pio Monte della Misericordia;
– l’area archeologica del Carminiello ai Mannesi;
– la chiesa di San Giorgio Maggiore;
– la chiesa di San Severo al Pendino;
– il Museo civico Filangieri.
Senza contare, come sottolineato nel post, che Via Duomo rappresenta la principale porta di ingresso per i decumani, per la strada dell’Anticaglia, via Tribunali e via San Biagio dei Librai (comunemente conosciuta come “Spaccanapoli”). Posto strategico, insomma, per raggiungere facilmente i luoghi più rappresentativi del centro storico.
Forse allora, a ben vedere, i motivi per fare una passeggiata a Via Duomo diventano forse anche più di nove. Senza contare che entro il 2016 i lavori per la realizzazione della metropolitana stazione Duomo (piazza Nicola Amore – quattro palazzi) renderà molto più fluido il flusso di turisti e viaggiatori. Da qui la proposta di chiudere completamente la strada “Con marciapiedi a raso, e arredo pubblico, con occupazioni di suolo per bar e pizzerie” per dare nuova personalità ad una delle strade potenzialmente più belle d’Italia.
Impedire il traffico ma allo stesso tempo investire sulla riapertura dei negozi (sfitti da anni), sulla pulizia della strada (in alcuni punti impraticabile) e sulla ristrutturazione degli stabili, alcuni di essi fatiscenti e pericolosi. A conti fatti, siamo proprio sicuri che il vero grande problema di Via Duomo sia stata la pedonalizzazione, di un tratto perlopiù irrisorio? E se in realtà all’amministrazione ci fossero ben altre cose da imputare per la decadenza di una delle strade più importanti di Napoli, come ad esempio la mancanza di un investimento serio, mirato e deciso?